Solo a Pesaro dicono sì, a Fano il no arriva subito

Solo a Pesaro  dicono sì, a Fano  il no arriva subito

Solo a Pesaro dicono sì, a Fano il no arriva subito

Antenne per la telefonia 5G solo a Pesaro dove hanno suscitato valanghe di proteste? No. Perché anche a Fano arrivano richieste delle compagnie telefoniche, ma non c’è nessuna rivolta, non sono nati comitati con tanto di raccolta di firme. E c’è un perché. "Noi valutiamo la richiesta ed il sito. Facciamo una verifica con il parere dell’Arpam e se l’area non viene ritenuta idonea diciamo no. Ne proponiamo un altro di sito anche per tutelare la salute pubblica. Il tutto avviene con l’approvazione del consiglio comunale. Se la cosa non sta bene alle compagnie telefoniche non cambia nulla. Saluti e baci. Ed alcune compagnie di fronte al nostro no hanno fatto ricorso anche al Tar. Usiamo un sistema oculato cercando un punto di equilibrio tra le esigenze della telefonia mobile, anche perché tutti usiamo i cellulari, e quelle che sono le valutazioni ambientali e di salute della popolazione", dice Brunori capo del servizio Ambiente del Comune di Fano. Tutto il contrario di quello che è accaduto a Pesaro quando nel 2019, assessore Foronchi, oggi primo cittadino di Cattolica, è stato varato il piano antenne. Una cosa finita nel cassetto ed esplosa improvvisamente quando arrivò l’ok per la prima installazione della compagnia francese Iliad a Soria, in mezzo alle palazzine. Il primo squillo di rivolta degli abitanti. Subito dopo tutti di nuovo in strada a Montegranaro dove l’antenna, anche in questo caso alta trenta metri, è stata già montata. Un susseguirsi di proteste fino ad arrivare al caso più clamoroso e cioè a quella deturpante installata all’interno del borgo di Fiorenzuola di Focara. Alla faccia di Dante Alighieri.

m.g.