Sondaggio premia Acquaroli Avanti di oltre sette punti

Il candidato del centrodestra conferma il trend positivo rispetto a Mangialardi I 5Stelle tra il 12,5 e il 16,5%

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"Chi votereste come presidente della Regione?". L’esito del sondaggio realizzato da Teknè per l’agenzia di stampa Dire conferma il marcato vantaggio per Francesco Acquaroli, candidato della coalizione del centro destra, su Maurizio Mangialardi, candidato Pd per il centro sinistra. Il primo raccoglie tra il 43,5% e il 47,5% di consensi sul campione di 1.000 marchigiani, articolati per sesso ed età. Il sindaco di Senigallia, Mangialardi, invece secondo il sondaggio effettuatogiorni del 30 e 31 luglio, si attesterebbe tra il 36% e il 40%. Per lo stesso campione il candidato pentastellato Gian Mario Mercorelli raccoglie tra il 12,5% e 16,5%, mentre praticamente irrilevanti sono gli altri (tra 3% e l’1% di favore). Lo svantaggio del Partito democratico è netto. "Mangialardi annaspa e non recupera nulla – dice Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d’Italia –. Il distacco rimane di 78%. Questo è molto significativo perché i candidati delle liste del centrodestra stanno iniziando adesso la campagna elettorale. I marchigiani vogliono cambiare e apprezzano il nostro progetto di governo per ricostruire le Marche, dopo i fallimenti della sinistra. Quello che parta dall’ascolto e dal confronto degli amministratori, le categorie e i cittadini che fino ad oggi è mancato ed è stato sostituito da una politica che guardava dall’alto e decideva in modo autoreferenziale. Non vogliamo sostituire un sistema con un altro, ma dare spazio alle migliori energie di questo straordinario territorio e far rinascere le Marche".

Va detto, tornando al sondaggio, che il margine di errore è pari al 3%, inoltre emerge la difficoltà di raccogliere una opinione tra la gente. Infatti su una lista di 6.757 persone a cui è stata rivolta la domanda, l’85,2% ha declinato l’invito. Il campione di riferimento è stato di 1.000 cittadini, dei quali ben il 41% s’è detto incerto tra i candidati contro il 59% invece pronto ad una dichiarazione di voto. Insomma, può ancora succedere di tutto, sebbene la tendenza a favore del centrodestra – stando alle rilevazioni – sia la stessa da un po’ di tempo. Il tutto nel contesto di una campagna elettorale tra le più anomale, che costringe i candidati a fare campagna elettorale con la gente rintanata sotto l’ombrellone. "Sono tantissimi quelli che ignorano quale sia il giorno del voto, ovvero il 20 e 21 settembre", dice per esempio Andrea Biancani, candidato del Pd. Ieri, a proposito di tour de force, Maurizio Mangialardi dalle 16 alle 23 ha fatto incontri a Baia Flaminia, Osteria Nuova, Montecchio e Villa Fastiggi. D’altronde c’è da correre per recuperare il distacco da Acquaroli, almeno stando appunti ai sondaggi

Solidea Vitali Rosati