Sonoteca: la verità della dirigente. Proposta da Frenquellucci e Santini. Poi fu lui a indicare Opera Maestra

Maria Laura Maggiulli sentita dalla commissione controllo atti sul caso della ‘loggia sonora’. Il progetto è stato bloccato da Biancani, ma c’è da verificare se il Comune potrà recuperare i fondi anticipati.

Sonoteca: la verità della dirigente. Proposta da Frenquellucci e Santini. Poi fu lui a indicare Opera Maestra

Massimiliano Santini, ex membro dello staff di Ricci, e Stefano Esposto, presidente delle associazioni Opera Maestra e Stella Polare

"Era Massimiliano Santini a proporre le associazioni culturali Opera Maestra e Stella Polare per i vari progetti: questo è quanto si delinea in maniera sempre più chiara dalle audizioni dei dirigenti ascoltati durante i lavori della commissione". Marco Lanzi, presidente della commissione di controllo atti, riferisce quanto emerso durante le audizioni di ieri, dove sono stati ascoltati i dirigenti Maria Laura Maggiulli e Marco Fattore. Tra i provvedimenti chiave che sono stati esaminati ieri c’è quello sulla Sonoteca, una sorta di juke box all’aperto che costa 62.220 euro e della cui realizzazione era stata incaricata, appunto, Opera Maestra. "Una loggia sonora dove il cittadino – spiegava Santini – potrà fermarsi ed ascoltare musica sulla strada, utilizzando una esperienza tecnologica-artistica ed immersiva da ubicare nella porzione finale di via San Francesco prima della piazza. Una piccola teca musicale, che offrirà a chi passa di scegliere direttamente un brano preferito. Non sarà una filodiffusione come funziona già nel centro storico, ma un’esperienza innovativa".

"La dirigente Maggiulli – racconta la consigliera comunale Giulia Marchionni, presente ieri alla commissione in sostituzione di Giovanni Dallasta – ci ha spiegato che quello della Sonoteca è stato un progetto presentato a lei dall’assessore Frenquellucci e da Santini. Il compito della dirigente è stato quello di verificare la fattibilità del finanziamento con il progetto della casa delle tecnologie emergenti (Cte). Si è poi occupata di chiedere agli uffici competenti in ambito culturale quale fosse il soggetto attuatore. Poi ha redatto i contratti secondo il codice degli appalti con la previsione di fideiussioni e garanzie. Alla firma del contratto a febbraio è stato pagato anche un anticipo". C’è stato però un inghippo in fase di attuazione: i condomini di via San Francesco, infatti, si erano opposti all’installazione della sonoteca e quindi "il Comune – spiega Giulia Marchionni –, attraverso una nota del capo di gabinetto, ha chiesto l’individuazione di un’altra area in cui realizzare l’opera, cioè il loggiato del Comune". Ma poi il progetto si era fermato perché a fine luglio Biancani aveva dato il suo definitivo stop, dopo la nostra inchiesta. E aveva incaricato gli ufficio di studiare il modo per riavere indietro i 18.427 euro che il Comune aveva pagato ad Opera Maestra come anticipo il 15 aprile e che servivano per l’acquisto di un software. "Quel progetto si ferma qui – aveva detto Biancani –. Non lo faremo. Se io stesso ho appreso moltissimi dettagli delle spese dalla lettura dell’inchiesta del Carlino significa che la situazione era sfuggita di mano. Va ricondotta nella sua giusta dimensione". Quei soldi non sono ancora tornati indietro. La dirigente Maggiulli infatti ha riferito ieri che gli avvocati del Comune stanno cercando di capire quale sia la strada da perseguire per riaverli indietro perché il codice degli appalti tutela anche il fornitore qualora abbia almeno in parte adempiuto all’opera.