Sospetta un tradimento, si confida con gli amici. E loro le rubano 100mila euro

A processo una coppia di Mondolfo, denunciata da una 50enne del posto

Aveva scoperto o almeno sospettava fortemente che il marito la tradisse. Così si era rivolta ad un amico di famiglia e a sua moglie, residenti a Mondolfo, per avere un conforto, un consiglio giusto su cosa fare. Nel giro di una settimana l’hanno talmente consigliata bene che si sono fatti consegnare tutti i risparmi (100mila euro), con la scusa di conservarli a casa loro per maggior sicurezza piuttosto che portarli in banca, e poi se li sono tenuti in tasca. Per sempre.

Con l’accusa di appropriazione indebita sono finiti sotto processo due coniugi di Mondolfo denunciati da una signora 50enne, ex loro amica, che ieri ha raccontato in tribunale la sua odissea su come abbia perso tanti soldi ad opera di chi considerava amici. "Tenevo i miei risparmi a casa, in un beauty case, dopo averli guadagnati lavorando dall’età di 14 anni, e andando persino in Germania. Quando mi sono confidata di quello che mi stava facendo mio marito con Francesco G. e la moglie di Mondolfo, loro mi hanno detto che dovevo ricorrere a degli investigatori privati e intanto si sono dati da fare trovandomi un albergo a Cattolica dove andare a dormire dopo esser uscita di casa. Poi mi hanno chiesto i soldi per pagare gli investigatori e in totale gli ho dato 30mila euro. Ho preso i soldi dal mio beauty case, dove li tenevo, e loro hanno visto che ne avevo molti. Così mi hanno detto se volevo metterli in custodia a casa della madre, a Mondolfo dove loro stessi vivevano, in un appartamento al piano di sopra. Io sono andata con loro dalla madre che ha preso i miei soldi mettendoli nel comò. Dovevo tenerli lì pochi giorni, ma quando ci siamo rivisti per la consegna, mi hanno detto che era meglio andare in vacanza due o tre giorni in Croazia così ci si riposava. Io ci sono andata e al ritorno ho chiesto di riavere i 70mila euro. Ma a quel punto, mi hanno detto che non erano più dalla madre ma li avevano dati ad un loro amico che in quel momento era fuori per lavoro. Ho chiesto ancora, ma da quel momento mi hanno risposto con le parolacce dicendomi che mi avrebbero denunciato per stalking. Io allora sono andata dall’avvocato e li ho querelati e poi ho scoperto anche che l’investigatore privato era stato pagato molto meno". Il processo è stato rinviato al 20 aprile 2021.