Sosta selvaggia su percorsi per ciechi "Ora basta, educhiamo al rispetto"

Spiaggia inaccessibile a ciechi ed ipovedenti. Il parcheggio selvaggio di motorini e biciclette in zona mare è tale che per una persona con disabilità visiva è praticamente impossibile muoversi in autonomia in viale Trieste e dintorni. E’ certamente la segnalazione che rende rovente il centralino della sede provinciale dell’Unione italiana ciechi, così come riempie di mail indignate, la cassetta di posta ufficiale di Maruska Palazzi, garante delle persone con disabilità a Pesaro. "Purtroppo è una di quelle questioni irrisolte – ammette –: il Comune ha investito realizzando percorsi tattili, ma se la gente ci parcheggia sopra, non capendo l’utilità reale di quelle bande gialle che caratterizzano i marciapiedi di viale della Vittoria o davanti alla stazione ferroviaria, è chiaro che il cieco non può usare gli strumenti che la comunità ha pagato. Di fatto non ci sono multe che possono effettivamente contrastare una prassi che andrebbe sradicata". Palazzi si interroga su come fare: "Credo che bisognerebbe attivare dei laboratori di educazione civica aperti ai cittadini" osserva anticipando quello che potrebbe essere una iniziativa inserita nel cartellone dei prossimi Stati generali dell’accessibilità, in programma a Pesaro dal 9 di aprile 2023.

Per esempio? Sarebbe educativo, meglio di un convegno fatto di mille parole, bendare i pesaresi e far coprire loro un tragitto “impossibile“, destinati ad una gimkana insidiosa tra ostacoli come biciclette dove non ti aspetti, monopattini abbandonati in mezzo ai piedi e simili. "Esatto. E’ quello a cui stiamo lavorando" conclude Palazzi.

s.v.r.