Spar mobili Pesaro, Vellucci paga due stipendi. Si torna al lavoro

"Ma le banche non ci aiutano". Posizione collaborativa dei sindacati

La sede del mobilificio Spar a Chiusa di Ginestreto (Fotoprint)

La sede del mobilificio Spar a Chiusa di Ginestreto (Fotoprint)

Pesaro, 16 gennaio 2019 - Tenendo fede alle promesse fatte anche attraverso il ‘Carlino’, Piergiorgio Vellucci, titolare della Spar Mobili, ieri mattina ha pagato due dei cinque stipendi arretrati a tutti i dipendenti. Per cui lo sciopero, com’era nei patti, è stato sospeso e da questa mattina tutti i dipendenti rientrano in fabbrica per riprendere la produzione. Un fronte compatto quello che si è creato tra dipendenti e sindacati perché tutte le decisioni prese nel corso dell’ultima settimane hanno avuto la totale adesione dei dipendenti.

Piergiorgio Vellucci, titolare del 75% di quote del mobilificio Spar, in primo piano
Piergiorgio Vellucci, titolare del 75% di quote del mobilificio Spar, in primo piano

Tra i sindacalisti che hanno seguito passo passo questa delicata e difficile trattativa, anche Paolo Ferri della Cisl. «Devo dire che la proprietà è stata più che corretta perché ha anche anticipato i tempi. I bonifici li avevamo messi nel conto per giovedì, ed invece... Bisogna dire che Vellucci sta facendo di tutto per andare avanti con la produzione e siamo quindi moderamente fiduciosi».

La parte sindacale sta tenendo un atteggiamento collaborativo «tanto che stiamo mettendo in conto anche la possibilità di poter usufruire degli ammortizzatori sociali – contiua Ferri – . Questo perché ci potrebbero anche essere buchi produttivi legati alle forniture. Per questo stiamo anche pensando, in attesa che tutto riprenda, di poter chiedere anche la cassa integrazione. Fattore questo che salvaguarderebbe anche gli stessi lavoratori sotto il profilo degli stipendi. Noi siamo attenti perché siamo davanti ad una realtà importante del nostro tessuto produttivo e lo siamo ancor di più perché la Spar Mobili dà occupazione ad un centinaio di persone».