Messaggi per gli alieni lanciati nello spazio: "C'è posta per E.T."

Il concorso, organizzato dall'Asi e dall'Università di Urbino, ha selezionato due 'lettere' tra le oltre 1300 arrivate dagli studenti di tutt'Italia

E.T: oggi si lanciano nello spazio i messaggi degli studenti

E.T: oggi si lanciano nello spazio i messaggi degli studenti

Urbino, 13 maggio 2022 - "C'è posta per E.T.": messaggi in arrivo per gli alieni da parte degli studenti di tutt'Italia. L'Asi (Agenzia spaziale italiana) e l'Università di Urbino hanno organizzato quest'iniziativa, di cui oggi, al Centro Spaziale "Giuseppe Colombo" di Matera, si tiene l'evento conclusivo. Si tratta di un concorso dell'Istituto Nazionale di Astrofisica: si lanciano nello spazio i due messaggi vincitori del concorso. 

Il concorso di Inaf

L'ideatrice del concorso è Maura Sandri di Inaf (Istituto nazionale di Astrofisica), che spiega: "Abbiamo chiesto alle studentesse e agli studenti di tutta Italia di preparare un messaggio da inviare verso esopianeti potenzialmente abitabili, sul genere del messaggio di Arecibo, trasmesso nello spazio dal Radiotelescopio di Arecibo il 16 novembre 1974. Un compito di realtà da svolgere in gruppo, oggi come allora. Decidere cosa dire - e come dirlo - a un extraterrestre che potrebbe ascoltarci di cui non sappiamo assolutamente nulla, non è affatto semplice. I partecipanti, anche i più piccoli, hanno fatto considerazioni filosofiche, etiche e sociali che sono state riportate nella descrizione del messaggio". 

Tutti i messaggi agli alieni

Al concorso hanno partecipato oltre 1300 studenti e tutti i loro messaggi sono stati pubblicati oggi sul sito di Edu Inaf. Verranno premiate le classi che hanno composto venti messaggi (dieci della scuola primaria e dieci della secondaria) e due messaggi in particolare verranno appunto inviati nello spazio utilizzando la parabola da 20 metri del radiotelescopio dell'Asi, grazie alla collaborazione di Amstat Italia, di cui fanno parte Claudio Ariotti (IK1SLD) e Fabio Inglese (IW1BND), della Ariss Amateur Radio Telebridge Ground Station IK1SLD che effettueranno la trasmissione.

Non è solo fantascienza: il paradossi di Fermi 

"La ricerca di civiltà aliene non è soltanto appannaggio della fantascienza: tutt'altro - afferma Giuseppe Bianco, responsabile dell'unità Ricerca spaziale del Centro spaziale "Giuseppe Colombo" dell'Asi a Matera. - Oltre alla famosa equazione di Drake, va ricordato che un grande scienziato italiano, Enrico Fermi, enunciò quello che sarebbe stato battezzato "paradosso di Fermi" ed è ancor oggi oggetto di studio e speculazioni: "Se l'universo brulica di alieni, dove sono tutti quanti?". La stessa esistenza del programma Seti (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), in forte espansione, dimostra che la scienza moderna sta affrontando il problema in modo molto serio, e l'Asi vuole dare il suo contributo alla ricerca di forme di vita possibili". 

I protagonisti dell'evento

L'evento vede protagonista Alessandro Bogliolo, professore ordinario di sistemi per l'elaborazione dell'informazione all'Università di Urbino e partner di Inaf in molte iniziative di public outreach legate alla diffusione del coding e all'alfabetizzazione digitale, che per l'occasione ha organizzato - insieme a Digit, Giunti Scuola e con CampuStore - un "CodyTrip" a Matera con iscritti migliaia di bambini da centinaia di città, un viaggio di istruzione che si avvale di tecnologie digitali di uso comune per colmare le distanze fisiche senza mobilità.

Alle 20,30 l'invio dei messaggi

Nel pomeriggio i partecipanti verranno accompagnati da Bogliolo e da Raffaello De Ruggieri, ex-sindaco di Matera, nella visita della città, mentre ASI e AMSAT continueranno a trasmettere, preparandosi all'appuntamento delle 20,30, durante il quale i due messaggi vincitori verranno inviati in diretta, durante l'ultima parte del Cody Trip, verso la Luna e i radioamatori sulla Terra proveranno a ricevere il segnale riflesso e a decodificare il messaggio.  "La trasmissione del messaggio verso gli esopianeti prescelti avverrà mediante una serie di impulsi radio che, a seconda della loro frequenza, rappresenteranno un pixel nero (bit 0) o un pixel bianco (bit 1). Gli impulsi avranno frequenze che differiscono tra loro di 344 Hz. Per noi sarà possibile ascoltare questi impulsi, che suoneranno come le note La4 (bit 0, 440 Hz) e Sol5 (bit 1, 784 Hz), e vedere come essi rappresentano, bit dopo bit, il messaggio che si vuole inviare a E.T" spiega Piero Tognolatti, professore ordinario dell'Università dell'Aquila e radioamatore con callsign I0KPT. 

"La trasmissione verso la Luna impiegherà anche tecniche più in voga tra gli 'umani'. Si utilizzeranno algoritmi di codifica di sorgente e di canale molto evoluti, proposti per questo uso dal Premio Nobel per la Fisica Joe Taylor, che tra i suoi hobby ha anche quello di realizzare collegamenti radio in condizioni estreme. Queste tecniche permetteranno a numerosi radioamatori, in ogni luogo della Terra da cui nel pomeriggio e sera del 13 maggio sia visibile la Luna, di scambiare messaggi radio attraverso la riflessione lunare delle onde radio trasmesse da Matera nella banda dei 10 GHz".