"Spesso la diagnosi arriva troppo tardi"

Il monito di Magalotti, direttore della Breast Unit di Marche Nord

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"Tumore al seno: prevenzione tutto l’anno e attenta scelta dei professionisti a cui ci si affida". Il direttore della Breast Unit di Marche Nord, Cesare Magalotti, durante la presentazione dell’Ottobre Rosa fanese, ha insistito sul valore della prevenzione per battere il tumore al seno, trascurata negli ultimi due anni di pandemia.

"Ci sono – spiega – diverse pazienti che arrivano al centro di senologia dichiarando di non aver fatto controlli negli ultimi due anni, per paura di ammalarsi in ospedale: faccio presente che io sono andato a lavorare tutti i giorni e non mi sono mai ammalato. Soprattutto negli ultimi mesi abbiamo diagnosticato diversi tumori avanzati alla mammella, anzi direi all’ultimo stadio".

Il Centro, all’interno dell’ospedale Santa Croce, nell’ultimo anno ha visitato 4mila pazienti, 780 gli interventi effettuati dei quali 435 per tumori: chi si rivolge alle Breast Unit ha il 18% di possibilità in più di guarigione.

Perchè è così importante scegliere il medico giusto?

"Ogni professionista deve avere una formazione specifica, io sono un chirurgo specializzato in senologia e mi occupo da tanti anni solo di quello. Purtroppo c’è chi fa visite senologiche solo nel mese rosa, mentre penso che l’esperienza sia determinante".

Come fa un cittadino a selezionare il professionista giusto?

"Deve controllare i curriculum, che sono pubblici, dai quali emerge la formazione di ognuno noi".

La Breast Unit di senologia attira pazienti da tutta Italia: ha qualche dato?

"Registriamo una mobilità attiva del 49% con pazienti che arrivano dall’Emilia Romagna, dalla Calabria ma anche da Milano. Per agevolare i pazienti che arrivano da fuori regione, Marche Nord ha anche stipulato una convenzione con gli alberghi fanesi".

Riuscite a fare fronte a tutte le richieste?

"Il direttore generale di Marche Nord, Maria Capalbo, ci ha sempre assecondato in tutto quello di cui avevamo bisogno, anche se attualmente siamo solo tre medici a cui se ne dovrebbe aggiungere un quarto".

an. mar.