
Il bagnino Stefano De Biagi indica il luogo in cui è avvenuto il furto
Pesaro, 6 giugno 2025 – Stessa spiaggia, stesso furto, stavolta andato a segno al bagno 9 Cral-Poste di viale Trieste, a Ponente, ovvero all’estremo opposto di bagni Cira dove pochi giorni fa gli ex calciatori della Vis Bartoccetti e Rossi avevano rincorso un ragazzo nordafricano dopo che il bagnino aveva sventato il furto di una borsa. Nel mezzo c’è la spiaggia libera che è diventata terra di nessuno, una sorta di porto franco dove adolescenti guardano gli spostamenti dei bagnanti degli ombrelloni a pagamento e se qualcuno appoggia lo zaino sotto l’ombrellone è a rischio.
Stavolta il colpo è andato a segno, anche se i danni sono stati limitati grazie ai buoni consigli del bagnino Stefano De Biasi che aveva suggerito a un suo cliente di togliere dalla borsa oggetti di valore e denaro prima di andare in passeggiata: "Per fortuna mi ha dato retta e gli hanno rubato solo la borsa", dice De Biagi che racconta l’accaduto: "La mattina di mercoledì verso le 8,30 vedo passare davanti al mio stabilimento due ragazzi, avranno avuto tra i 16 e i 17 anni. Continuo a lavorare e li vedo di nuovo camminare dalle nostre parti e pochi minuti dopo è avvenuto il furto dello zaino al mio cliente, che nel frattempo avevo avvertito di questa presenza sospetta. Per fortuna mi ha dato retta e aveva lasciato solo gli occhiali e poco altro nella borsa, consegnando il denaro e oggetti di valore in custodia a me".
Quindi, continua il bagnino, "un signore che era in spiaggia libera ha visto che stavamo cercando la borsa in quel tratto dell’arenile e ci ha raccontato di avere osservato due ragazzi di colore che rovistavano nella borsa e la buttavano a ridosso delle mura della ex colonia. Pensava fosse la loro e invece era del mio cliente. Ci ha detto di averli sentiti parlare bene in italiano".
Di qui l’appello: "Questa spiaggia è abbandonata a se stessa. E’ maltenuta ed è frequentata da persone che fanno quello che vogliono, a volte vorrebbero approfittare dei nostri servizi e fatichiamo a mandarli via. Ho chiamato in Comune per chiedere se si possono mettere servizi essenziali come doccia e bagni, ma non ho avuto risposta. Ormai non esistono più spiagge libere non attrezzate nel nostro litorale, solo da noi. Il risultato è che siamo al secondo furto in pochi giorni in questo tratto e siamo solo all’inizio dell’estate. Noi da quindici anni abbiamo una guardia fissa tutte le sere, pagando di persona, una scelta fatta da tanti bagnini qui a Ponente, per scongiurare il rischio di ritrovarsi lo stabilimento danneggiato il mattino e alcune volte non basta. Oltre all’intervento del Comune, servirebbero anche controlli da parte delle forze dell’ordine, con pattuglie che ogni tanto vengano a monitorare. Non si può lasciare in abbandono una spiaggia così, stiamo parlando della spiaggia della città".
Davide Eusebi