Pesaro, il Genica e la spiaggia mangiata: "Avrò 40 ombrelloni in meno e per la ruspa devo attendere"

Inizio col freno tirato per il titolare dei bagni Gino: "Sono 50 anni che chiediamo di ’allungare’ il letto del torrente". Alla macchina che deve risistemare il tratto di arenile manca ancora un pezzo

Marco Montesi, titolare di Bagni Gino 34, che spiega i danni dopo l’alluvione

Marco Montesi, titolare di Bagni Gino 34, che spiega i danni dopo l’alluvione

Pesaro, 25 maggio 2023 – Avrà sicuramente quaranta ombrelloni in meno sulla propria spiaggia per le prossime due o tre settimane ma "si tira avanti, perché vedendo i nostri vicini dell’Emilia-Romagna non possiamo che dire di essere stati fortunati". La prende con filosofia Marco Montesi, il titolare di bagni Gino 34, una delle spiagge pesaresi adiacenti al torrente Genica che durante le giornate di maltempo della scorsa settimana è stata danneggiata, facendo sparire un ampio tratto di spiaggia dove Montesi aveva già piantato oltre 40 ombrelloni, salvati all’ultimo momento durante la tempesta.

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“Danni a livello economico ancora non ne ho. Il maltempo, per fortuna, non mi ha rovinato nessun ombrellone o lettino, però ha mangiato una grande quantità di spiaggia, non a caso sono 50 anni che chiediamo di ’allungare’ il letto del torrente Genica per una decina di metri (cioè portare lo scarico delle acque del torrente più avanti, ndr), così da evitare che in situazioni come queste ci siano danni per noi bagnini e per la spiaggia stessa – spiega il titolare Montesi -. Ora, il danno economico diretto non posso quantificarlo ma sicuramente sarò svantaggiato rispetto ai miei colleghi perché dovrò aspettare qualche settimana per i lavori di ripascimento della spiaggia e allungamento della battigia, che vengono fatti da una ditta appaltatrice del Comune, come ogni anno. Lo farei io, se solo avessi i permessi adatti".

E infatti si stanno aspettando gli ultimi lavori di ripascimento su tutto il tratto di spiaggia che circonda il Genica, ora fermi per via di alcuni problemi avuti dalla ditta che si occupa dei lavori: "Manca un pezzo della ruspa che deve arrivare direttamente dalla Romania – continua Montesi -, e non si sa quanto ci metterà. In più, gestisce i lavori una persona che viene direttamente da Faenza e che attualmente spala ancora via il fango da casa propria, purtroppo ci sono stati una serie di avvenimenti che non sono venuti a nostro favore".

Situazione ben nota anche dal Comune di Pesaro che fa sapere gli sviluppi: "Questa mattina (ndr, ieri mattina) ha fatto un sopralluogo nella zona delle due spiagge danneggiate il geologo incaricato a ripristinare il profilo della spiaggia, conosciamo la situazione e stiamo già lavorando sodo per riportare tutte le cose al loro posto. Puntiamo al ripascimento della sabbia per il primo giugno. Purtroppo – continua l’assessore Pozzi –, le condizioni meteo dei giorni scorsi hanno reso tutto molto più complicato ma ci siamo già attivati per riportare i profili di sabbia necessari".

L’entusiasmo però è ancora a mille e questo fine settimana, seppur con 40 lettini in meno, si riparte: "Non ci fermiamo davanti a nulla, faremo qualche settimana senza alcuni lettini ma non ci scoraggiamo. Ci sono già alcuni clienti – conclude Montesi - che la mattina si prendono un po’ di sole in spiaggia e stiamo aspettando i turisti in visita in città, sperando che vista la situazione non ci ripensino alla loro vacanza pesarese".