Una moria di formiconi, presumibilmente del genere Camponotus, lungo la battigia di Ponente a Pesaro, ha attirato l’attenzione di quanti, in questi giorni, grazie al clima mite, sono tornati a passeggiare in spiaggia. Tra questi i pesaresi Roberto Malini e Fabio Patronelli, i quali hanno dato una prima spiegazione al fenomeno legato, quasi certamente, al maltempo dei giorni scorsi che ha alluvionato Emilia Romagna e Marche : "Ad occhio potrebbe trattarsi di un volo nuziale tragicamente finito – dice Malini, appassionato di discipline naturalistiche –. Il volo nuziale delle formiche avviene solitamente in primavera o in estate, quando le condizioni climatiche sono favorevoli, ma quest’anno, a causa di un’estate anomala, le formiche potrebbero aver ritardato il loro volo riproduttivo. Accade anche che nell’allontanarsi dal formicaio, possono arrivare al mare e se non trovando dove posarsi, muoiono. Oppure, gli esemplari spiaggiati provengono da interi formicai spazzati via dai terreni, invasi dalle acque nei giorni scorsi". Per Malini e Patronelli il fenomeno "potrebbe sembrare un’anomalia, ma in realtà ci offre una finestra sugli effetti del cambiamento climatico" hanno osservato. Abbiamo approfondito l’argomento con Riccardo Santolini, professore di ecologia all’Università di Urbino. "Il genere di formiche Camponotus – osserva l’ecologo – nidifica nel legno secco e marcio, formando colonie di oltre 6mila esemplari, quindi non troppo numerose. Nella fase della riproduzione un gruppo di individui sessuati sviluppa le ali per allontanarsi dalla colonia originale e formarne, anche a molti chilometri di distanza, una nuova. Per non entrare in competizione con la vecchia mettono molta distanza prima di posarsi nel nuovo nido e una volta che la formica regina è stata fecondata, i maschi muoiono. Riguardo alle formiche che caratterizzano in questi giorni il litorale è plausibile pensare che siano affogate nel tronco di un legno, in cui avevano nidificato poi portato via dalla fiumana. Durante la sciamatura – la fase della riproduzione in cui questo genere di formiche sviluppa le ali – è comune vedere dei nugoli che si spostano. Il fenomeno è interessante, capace di mettere in relazione l’ambiente fluviale con quello marino, ecosistemi tra loro sempre collegati. Inoltre l’osservazione della natura è utile per capire come il cambiamento climatico possa incidere sulla biodiversità".
Solidea Vitali Rosati