Stadio ancora al palo, ora mano ai campi

Alla vigilia della stagione, il punto sul tempio dell’Alma. L’assessore Fanesi: "Per la gradinata c’è la volontà di completare il recupero"

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Il secondo anno della gestione dell’Alma Juventus Fano da parte dell’imprenditore casertano Mario Alessandro Russo sembrerebbe caratterizzarsi per una maggiore "fanesitudine" determinata dal fatto di volersi circondare di collaboratori in prevalenza fanesi, - dal dirigente tecnico Gianni Gualandi all’ultimo arrivato in ordine di tempo, il team manager Paolo Storoni, - e dal fatto di voler investire anche in strutture sportive al servizio della società granata. Per quanto riguarda questo secondo aspetto si sono avuti nelle scorse settimane alcuni incontri tra i dirigenti del Fano e l’Amministrazione comunale per affrontare principalmente due ordini di problemi: lo stadio "Mancini" e i campi di allenamento. Posto di fronte ad una scelta e considerata la categoria in cui oggi gioca il Fano, la serie D, il presidente Mario Russo avrebbe deciso di dare prioritariamente la precedenza alla situazione dei campi di allenamento piuttosto che allo stadio "Mancini". Il vicesindaco Cristian Fanesi lo spiega in questo modo: "Come Amministrazione comunale c’è la volontà di collaborare pienamente con l’Alma Juve Fano. Per quanto riguarda i campi ci si è indirizzati sulla sistemazione della zona di Piazza d’armi dove attualmente insiste il campo dei militari e dove il Comune ha terminato la ristrutturazione degli spogliatoi grazie ai circa 200mila euro di fondi arrivati con l’intervento "Sport periferie". Siamo quindi in attesa di un progetto che il Fano intenda sottoporci per realizzarvi impianti sportivi che poi naturalmente resteranno di proprietà comunale".

Sul fronte dello stadio "Mancini" ci sono… cose più complicate. A cominciare dal recupero della parte del settore Gradinata ancora inagibile e dei due vecchi pali sui quali insistono le antenne della telefonia di Wind e Vodafone. "Il fatto che ancora rimangano due pali della vecchia illuminazione dello stadio perché vi sono le antenne della telefonia – continua il vicesindaco Cristian Fanesi – è uno scandalo. Spero che l’Avvocatura del Comune di Fano prenda al più presto e con fermezza la questione in mano per intimare agli operatori Wind e Vodafone di trasferire le loro antenne. È stata una promessa che come Giunta comunale facemmo ai residenti della zona quando si mise mano alla costruzione del nuovo impianto di illuminazione ed è una promessa che intendo mantenere. Abbiamo i soldi pronti per demolire i due vecchi pali, ma non lo possiamo fare perché le due compagnie, pur non avendo più alcun titolo, continuano a rifiutare di trasferire i loro impianti".

Sullo stadio c’è pure dell’altro in programma. "Faremo alcuni lavori di straordinaria manutenzione che la società del Fano ci ha chiesto – conferma l’assessore al territorio Cristian Fanesi – mentre per la Gradinata c’è la volontà di completare il suo recupero". La società granata spera anche in qualche sponsorizzazione consistente per sistemare le panchine, ormai antiestetiche e vetuste, e l’area degli spogliatoi rimasta immutata da decenni.

Silvano Clappis