Stefano Magi morto, era una delle anime di Pesaro

Mercoledì il funerale nella chiesa di San Carlo

Stefano Magi, 64 anni, animatore instancabile del Dopolavoro della Cassa di Risparmio

Stefano Magi, 64 anni, animatore instancabile del Dopolavoro della Cassa di Risparmio

Pesaro, 17 settembre 2019 - «Un gran senso di vuoto – scrive Ivana Baldassarri – misto a incredulità e sincero dolore per la improvvisa (a noi sembra improvvisa) scomparsa di Stefano Magi. E’ stato un pesarese verace: al suo immenso curriculum di “factotum della città”, che si divertiva ad elencare spesso con orgoglio e ironia senza spocchia salottiera, oggi aggiungiamo l’affetto e la partecipazione di tutti coloro, e sono tanti, che lo apprezzavano e gli volevano bene. Non c’è stata attività, passione, hobby, curiosità, notizia, sodalizio, associazione che non lo abbia visto partecipe instancabile e appassionato: aveva i mortaletti nelle vene e dove arrivava Stefano Magi scoppiava la capacità e la volontà del fare, del tentare, del realizzare qualcosa con la forza dell’ottimismo, del sorriso e dell’entusiasmo. Ogni tentativo diventava impegno, ogni curiosità possibilità di ricerca, ogni ricordo ricchezza da preservare.Le vere stelle polari della sua vita però sono state la sua splendida famiglia, Pesaro e il suo dialetto: a loro ha dedicato sempre i suoi pensieri migliori».

«Di Pesaro – prosegue Ivana Baldassarri – conosceva e amava tutto e tutti: persone, fatti, pietre, venti, colori, parole, alberi, negozi, botteghe, sport, tradizioni, cucine e tradizioni, tanto da esserne trasformato in personaggio, in simbolo, in maschera rappresentativa di un luogo connotato a sua immagine e somiglianza.Non si poteva non essere amici di Stefano che per sempre: era buono e ironico, travolgente e generoso, vitale e accogliente, disponibile e leggero come lo sono i fiori e le brezze del primo mattino. Ora che non c’è più, sentiamo la sua assenza come fitta, come vuoto, come improvvisa solitudine».

Stefano Magi è scomparso l’altra sera all’ospedale di Ancona dove era ricoverato per una patologia che lo affliggeva da tempo. Persona piena di simpatia, amante del teatro, del dialetto e del volley, animatore instancabile del Dopolavoro Aziendale della Cassa di Risparmio di cui era stato dipendente, autore anche di libri sulla pesaresità, autodeifinitosi “rompiscatole per eccellenza”, aveva solamente 64 anni e lascia la figlia Vittoria e la moglie Mariella. Questa sera, alle 18.30, nella chiesa di San Carlo, verrà recitato il santo rosario. La cerimonia funebre e religiosa si terrà invece domani, sempre nella chiesa di San Carlo, alle 10. Un pesarese verace che ci lascia, una persona piena di ottimismo che sapeva condividere con gli altri e con la comunità i suoi entusiasmi e le cose che gli piacevano.