
Un momento del match a Terni. Resterà il ricordo di una serata ostica
"Nel primo tempo siamo partiti bene. Nonostante la Ternana abbia avuto diverse occasioni per pareggiarla siamo riusciti a chiudere i primi quarantacinque minuti in vantaggio. Anche l’avvio di ripresa mi ha soddisfatto poiché abbiamo avuto la grande occasione per segnare il 2-0 ma non ci siamo riusciti. L’occasione di Di Paola avrebbe potuto spostare le sorti della gara. Per numero di occasioni create la Ternana ha meritato il pareggio mentre sul gol del 1-2 non eravamo posizionati benissimo. Nei minuti finali sono saltati tutti gli schemi ed abbiamo cercato con le due punte di sfondarli centralmente. C’era per noi un rigore netto che l’arbitro non ha avuto il coraggio di fischiare". È uno Stellone amareggiato quello che si presenta nel post partita. Il gol di Cannavò aveva illuso lui come tutto il popolo pesarese poi però le Fere hanno dimostrato tutta la loro forza con una grande ripresa: "Tuttavia voglio complimentarmi sia con i miei ragazzi che con quelli della Ternana. Ho visto un match combattuto, aperto, compromesso soltanto da singoli episodi. Non posso complimentarmi invece con l’arbitro. Anche all’andata era successo un episodio simile. A mio parere il rigore su Zoia era netto". Focus che viene tuttavia già improntato sul futuro: "L’obiettivo era salvarci e ci siamo riusciti con 15 giornate di anticipo. Ora voglia proseguire il nostro cammino, proiettando la nostra attenzione sempre alla gara successiva. Dobbiamo resettare subito e riordinare le idee. Davanti a noi ci sono squadre del calibro di Ternana, Torres, Entella e Pescara ma noi siamo li e cercheremo di ifastidirle il più possibile". Al settimo cielo invece il tecnico degli umbri Ignazio Abate: "Abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo per voglia, qualità e attributi. Nel primo tempo siamo andati sotto su un mezzo cross, poi si è complicata la partita. In palio c’erano punti pesanti, era uno scontro diretto". Alleggerisce infine l’entità della rissa sul finale: "Sono cose da campo, è un amico, è stato mio ex compagno di squadra. Da parte mia non ho fatto nulla e non ho capito perché l’arbitro mi abbia cacciato via. Ho preso la mia prima espulsione in carriera"
Lorenzo Mazzanti