Pesaro: si raddoppiava lo stipendio, 50enne sottrae 150mila euro

Pescava dal conto dell’azienda e girava i soldi sul suo: ha patteggiato 20 mesi, e sta restituendo la somma

Soldi

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Pesaro, 6 settembre 2022 - Bonifici dal conto corrente della ditta al suo o anche su una carta prepagata a suo nome. Altre volte invece si è aumentata lo stipendio e in un paio di occasioni, sarebbe addirittura arrivata a pagarselo per intero due volte nello stesso mese. Operazioni diverse ma alla fine la somma totale ha toccato 150mila euro nell’arco di 5 anni, tra il 2015 e il 2020.

Contabilità creativa, ma soprattutto illegale quella di una 50enne pesarese, dipendente nell’ufficio amministrazione di una ditta del manifatturiero della città, finita a processo per il reato di appropriazione indebita. Qualche giorno fa, l’imputata ha chiuso il conto con la giustizia patteggiando la pena (sospesa) a 20 mesi di reclusione.

Difficoltà economiche, la ragione che avrebbe spinto la donna a mettere in atto quei travasi illeciti. Secondo l’accusa, la 50enne, che per via della sua posizione in azienda, aveva accesso ai conti correnti, nel 2015 ha cominciato ad attingere dalle casse della ditta.

Non le mancava la fantasia, così è ricorsa a tutti i mezzi possibili.

A partire dal classico bonifico dal conto dell’azienda al suo, fino a cambiare destinatario, inviandosi i soldi su una carta prepagata e intestata a suo nome. Poi ci sarebbe stato il ritocchino verso l’alto dello stipendio e infine anche il raddoppio dello stesso. E coì è andata avanti per 5 anni.

Fino a quando però qualcuno si è accorto che i conti non tornavano. E non c’è voluto molto per risalire alla dipendente. Il titolare ha sporto denuncia e lei è finita prima indagata e poi a giudizio. Nel frattempo, la 50enne ha provato a restituire la somma.

E la volontà di risarcire le ha permesso di patteggiare a 20 mesi, con il beneficio della sospensione della pena.