Stone in città, merito di una pesarese "La scintilla alla notte degli Oscar"

Paolo Rossi Pisu di ’Genoma Films’ racconta com’è stato possibile portare qui il celebre regista. Stasera sarà sul palco della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema per presentare il suo libro.

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di Claudio Salvi

Dopo l’apertura di domenica con John Landis e il suo capolavoro The Blue Brothers quella di oggi, con l’arrivo a Pesaro alla Mostra Internazionale del Nuovo cinema del premio Oscar Oliver Stone, è senza dubbio la giornata più attesa di questa 56esima edizione. Il regista di Platoon, Jfk, Wall street, Nato il 4 luglio, che questa sera (ore 21.15) sarà in piazza del Popolo per parlare del suo cinema, della sua carriera di regista e sceneggiatore ma anche di scrittore e del suo ultimo libro del suo ultimo libro "Cercando la luce. Scrivere, dirigere e sopravvivere", proseguirà nei prossimi giorni il suo viaggio nelle Marche: Fano, poi Senigallia e infine Fermo. Una quattro giorni inattesa e per molti aspetti clamorosa propiziata grazie alla Genoma film di Bologna. A raccontarci come sono andate le cose è Paolo Rossi Pisu, assieme al fratello Antonio titolare della casa di produzione cinematografica che in soli quattro anni ha bruciato le tappe, arrivando in America e alla prossima Mostra del cinema di Venezia.

Com’è nato questo curioso contatto con Oliver Stone?

"Abbiamo fatto amicizia a Hollywood durante la consegna dell’Oscar alla carriera a Lina Wertmuller, lo scorso ottobre. In quella occasione come Genoma abbiamo avuto l’onore di accompagnare la regista e di organizzare tutti gli eventi in occasione di quel premio. Ed è lì che abbiamo conosciuto Oliver Stone. Ma il merito di questa operazione marchigiana è tutto di una vostra concittadina".

Di chi?

"Marta Miniucchi, socia della nostra Genoma nonchè produttrice di vari film tra cui quello in lavorazione su Tonino Benelli e che ha lavorato a lungo per arrivare a questo risultato".

E come ha fatto a convincere Stone a venire proprio a Pesaro?

"E’ stato piuttosto semplice. Marta sapeva che Stone stava ultimando questa sua autobiografia e che l’avrebbe voluta presentare anche in Italia. Quale posto migliore se non le Marche e la Mostra del cinema di Pesaro, la più longeva dopo Venezia? L’idea è nata in occasione della presentazione della produzione del film su Tonino Benelli dove Marta ha accennato la cosa al vicesindaco Vimini e a Christian Della Chiara. Da lì è partito tutto e, attraverso un raccordo tra noi e le istituzioni, è stato possibile organizzare questo ’tour’ marchigiano di Stone".

E ora vi attende la mostra del Cinema di Venezia.

"Certo dove presenteremo il docufilm ’Est - Dittatura last minute’ di Antonio Pisu che aprirà le Notti veneziane delle Giornate degli Autori il 3 settembre".

Si dice che anche in questa occasione avrete come padrino Oliver Stone...

"E’ assai probabile e forse sarà anche più di un padrino, ma è ancora tutto top secret. Est è un road movie che ad Oliver per molti aspetti ricorda il suo Salvador: racconta il viaggio di tre ragazzi che subito dopo la caduta del muro di Berlino lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura. Dieci giorni di vacanza nell’Europa dell’est, nella Romania di Ceausescu verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico".