Storie di comunisti e di bambini. Le mette in scena l’attore Brunetti

Il noto attore e autore Fabio Brunetti presenta la sua nuova opera teatrale "Quando i comunisti mangiavano i bambini", ispirata ai "Treni della felicità" del Pci. La storia narra di due personaggi di fantasia legati da umanità e solidarietà durante il dopoguerra. Dirige il regista Glaugo Faroni, con la partecipazione dei burattini di Francesca Montanari.

Storie di comunisti e di bambini. Le mette in scena l’attore Brunetti

Storie di comunisti e di bambini. Le mette in scena l’attore Brunetti

Nuova opera teatrale firmata da Fabio Brunetti, l’attore e autore di origine orcianese, presidente dell’associazione culturale ‘I Fanigiulesi’. Giovedì, al Teatro della Concordia di San Costanzo, con inizio alle 21, andrà in scena in prima assoluta il suo ultimo lavoro ‘Quando i comunisti mangiavano i bambini’ e poi lo replicherà domenica alle 17,30 all’auditorium ‘Santa Caterina’ di Orciano, con la collaborazione della Pro Loco. "Il titolo, ironico – spiega Brunetti -, è di una storia che ho iscritto ispirandomi ai ‘Treni della felicità’, l’iniziativa sociale promossa dal Pci nel dopoguerra, che tra il 1945 e il ’47 consentì a oltre 70mila bambini del centro e del sud Italia di essere ospitati da famiglie del nord, ricevendo cibo e cure. Dopo un paio d’anni i bimbi tornavano dalle loro famiglie, ma spesso hanno mantenuto contatti con le famiglie del nord".

"Nella mia storia – aggiunge l’autore – i protagonisti sono due personaggi di fantasia: Alteo Giacobbi e la sorellina Giordana, di Sezze (provincia di Latina), ospitati per qualche mese da una famiglia romagnola di Bertinoro (FC) con la quale rimarranno legati per sempre. Una bella vicenda di umanità e solidarietà che vale la pena di raccontare". Lo spettacolo, diretto dal regista Glaugo Faroni, vedrà in scena Brunetti in un monologo arricchito con gli interventi dei burattini dell’artista Francesca Montanari (in foto).

s.fr.