La spiaggia di Fiorenzuola di Focara è tanto ambita, quanto è fragile l’unica strada che permette ai bagnanti di accedervi. Tanto che gli operatori del soccorso, quelli che coprono il servizio ambulanza, a fine stagione, hanno fatto sapere al Comune di Pesaro che per il prossimo anno, se la strada del mare non sarà sistemata a dovere, non saranno nelle condizioni di confermare il servizio. Non ci vuole uno scienziato per capire la gran fretta che ha preso il Comune ad intervenire per non pregiudicare l’apertura della strada, il prossimo anno. E’ vero che i soccorsi possono essere garantiti anche via mare dalla Capitaneria di porto e dai bagnini in spiaggia, ma è chiaro che avere la strada del mare funzionale è un’altra storia. Della criticità è stata informata anche la Prefettura. Quindi?
A fronte di questa “grana“ sarebbero tornati utili i 4,8 milioni di euro, confermati nel Piano triennale delle opere pubbliche (2022-2024) della Regione Marche, destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico del borgo storico di Fiorenzuola che rischia di sgretolarsi a valle. Nel progetto di fattibilità elaborato dalla Regione ad agosto 2022 c’era la previsione di mettere mano proprio a strada del mare: è l’unica via di collegamento con il monte, e quindi anche l’unica soluzione per dare modo ai mezzi pesanti di arrivare in spiaggia per fare i lavori di consolidamento del versante sotto il borgo. Dal momento che l’alternativa, cioé movimentare mezzi e materiali edili via mare, sarebbe decisamente più costosa, i tecnici regionali, nel progetto, hanno inserito il consolidamento di strada del mare per farne la strada di cantiere, addolcendone le curve e palificando il tracciato. Bene, se non fosse che "a causa dell’alluvione di settembre 2022 – si giustificano in Regione – quel progetto è finito in fondo alla lista delle priorità". Ad oggi non può partire nessun cantiere. E non solo.
In un momento di lucidità istituzionale, senza steccati politici, il Comune di Pesaro e la Regione Marche, ad aprile 2022, erano d’accordo di intervenire su strada del mare in modo coordinato: appena la Regione avrebbe consegnato il progetto definitivo contenente la trasformazione di strada del mare in strada di cantiere, il Comune avrebbe sottoscritto un accordo di programma e girato almeno 140mila euro alla Regione. Purtroppo però, con la progettualità arenatasi ad agosto 2022 nessun accordo di programma c’è stato tra i due enti. In Comune dicono di aver atteso la Regione per ovvi motivi: sia perché l’intervento della Regione su strada del mare è il migliore auspicabile in termini di efficacia e sia perché la Regione comunque ha in mente di farlo e quindi quanto il Comune facesse, verrebbe smontato e rifatto dalla Regione in tempi successivi. Meglio, quindi ottimizzare forze e risorse, unendo gli obiettivi. Peccato però che i 140mila euro che il Comune avrebbe usato per sistemare strada del mare, sono a rischio: devono essere spesi entro il 2024 altrimenti torneranno nelle casse del Mite, Ministero per la transizione ecologica che li ha erogati. Perché? I 140mila euro fanno parte di un bando per l’adattamento al cambiamento climatico da 500mila euro vinto dal Comune di Pesaro alla fine del 2021. Se la rendicontazione del 50% non avverrà entro il 2024 il Comune rischia di perdere, non solo la fetta, ma tutta la torta. La settimana scorsa il Comune ha chiesto al ministero una proroga: non resta che sperare. Fatti i salvi i 140mila euro? Il Comune ha deciso di partire in autonomia per blindare la stagione balneare di Fiorenzuola. Farebbe il minimo indispensabile per strada del mare: giusto a garantire il transito mezzi di soccorso, l’antincendio e l’agognata bus navetta, ma per i turisti sarebbe come quadrare il cerchio.
Solidea Vitali Rosati