Era accusato di averla violentata a una festa in casa di amici. Lui è un 30enne originario del Brasile e ieri ha patteggiato 2 anni di reclusione. Alla vittima ha pagato 20mila euro di risarcimento danni. Tutto comincia il 19 giugno 2021 in un bar di Fano. È lì che il 30enne addocchia la giovane e comincia a corteggiarla. Ma lei, come ha riferito, fa capire di non essere interessata. Poi la compagnia di amici decide di continuare la serata a casa di uno dei ragazzi. E qui, dopo la mezzanotte, arriva il brasiliano. Si presenta davanti alla giovane con un calice di spumante in mano. Lei accetta. Ma, dopo qualche sorso, a suo dire, sente un improvviso senso di nausea e stanchezza. Va in camera da letto e si stende. Il 30enne la segue e, approfittando del suo stato, avrebbe cominciato a spogliarla e "dopo averla girata in posizione prona" - come specificato nel capo di imputazione - l’avrebbe costretta a quel rapporto sessuale. Poi se ne va. Il giorno dopo, la giovane avrebbe rivissuto ogni attimo: ha preso una pillola del giorno dopo, è andata al pronto soccorso e infine dalle forze dell’ordine, assistita dall’avvocato Matteo Mattioli ed Elena Fabbri, parte civile per Gens Nova. L’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Casula, ha raggiunto un accordo economico con la vittima di 20mila euro e ha versato 1500 euro a Gens Nova.
CronacaStupro a Fano, 30enne patteggia e risarcisce
Stupro a Fano, 30enne patteggia e risarcisce
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