"Subito soldi a fondo perduto e risarcimenti"

Cantiano, il sindaco Piccini invia una lettera a tutti i parlamentari eletti per far risorgere il paese: "Territorio distrutto, aiutateci"

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di Amedeo Pisciolini

"Cantiano è uno dei comuni più colpiti dall’alluvione del 15 settembre che, miracolosamente e grazie a gesti eroici di alcuni nostri concittadini, ci ha risparmiato perdite in termini di vite umane ma che ci consegna un patrimonio pubblico e privato completamente distrutto. Ad aggravare la situazione le molte attività d’impresa (circa 50) che hanno visto la loro capacità produttiva completamente azzerata. In maniera accorata vi chiediamo di poter mettere in campo misure rapide e immediate per ripartire". È un pezzo significativo della lettera inviata ieri dal sindaco di Cantiano Alessandro Piccini a tutti gli onorevoli eletti nella regione Marche. Tra le righe si legge che… "Saranno proprio questi primi mesi post-alluvione decisivi nelle scelte e nella volontà di rimettersi in gioco da parte dei nostri imprenditori. Immaginarsi in questo momento una ripartenza e un graduale ritorno alla normalità non è impresa alla portata di un’amministrazione comunale di un piccolo ente delle aree interne. C’è il serio e concreto rischio che, senza risposte rapide, Cantiano non torni più ad essere il paese che tutti noi conosciamo".

Il sindaco avanza poi richieste specifiche: "Uno, immediati contributi a fondo perduto, in questa prima fase anche a copertura ‘parziale’ dell’investimento necessario alla riapertura delle attività economiche e produttive; alcune di queste costituivano un importante circuito commerciale, ricettivo e turistico del centro storico, mentre altre aziende artigianali e industriali hanno visto completamente azzerata la capacità produttiva per il danneggiamento irreparabile di attrezzatura di lavoro, macchinari ad alta tecnologia propedeutici alla produzione di beni specifici. Una parziale ma rapida contribuzione a fondo perduto, magari in funzione delle specifiche categorie d’impresa colpite e dei presunti danni arrecati, sarebbe quella iniziale iniezione di fiducia che potrebbe far desistere alcune imprese dall’abbandonare e non riaprire, per poi proseguire con misure complementari, messe ad esempio in campo dalla Regione, al completamento del quadro di aiuti economici". "Due, risarcimento danni per le centinaia di cittadini privati che ancora oggi risultano sfollati, con immediata disponibilità di contributi a fondo perduto per affrontare le principali esigenze. Tre, celerità e snellimento burocratico su ogni azione di supporto che verrà messa in campo dal Governo; la ripartenza del paese o la sua disfatta, dipenderà in maniera sostanziale dalla celerità dei provvedimenti. Quattro, istituire una zona franca per le attività di impresa con agevolazioni sul fronte fiscale perché un evento calamitoso del genere, che segue un periodo di forte contrazione economica tra emergenza sanitaria e crisi energetica, potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per qualsiasi imprenditore, ancor di più nelle aree interne già etichettate come ‘disagiate’ come la nostra". Infine "l’inserimento del Comune di Cantiano all’interno del meccanismo del fondo complementare del Pnrr Aree Sisma per poter utilizzare risorse aggiuntive e accompagnare la ricostruzione fisica del patrimonio pubblico danneggiato. Questi obiettivi potrebbero essere perseguiti nell’ambito dei bandi Pnrr come ad esempio il bando Borghi promosso dal Ministero della Cultura che ci ha visto in posizione utile in graduatoria". Intanto questa sera in Comune alle 18.30 c’’è incontro finalizzato a istituire un tavolo di coordinamento e confronto gestito dall’amministrazione.