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Summer school Bioetica "Si è aperto un ciclo"

Il dottor Mancino entusiasta: "Può diventare un evento di ogni estate ad Urbino. La Scienza va ascoltata".

" Un’esperienza bella e soddisfacente, che fa sperare in una ripetizione, già il prossimo anno, con l’obiettivo di renderla appuntamento fisso dell’estate". Così il dottor Mauro Mancino valuta la prima edizione della Summer school di Bioetica, svolta a Urbino dal 28 agosto al 3 settembre. L’evento, organizzato dalla Consulta di bioetica onlus e dall’Associazione Tessile e Salute, ha portato in città convegni e iniziative incentrate su un tema di sempre crescente interesse. "È stato possibile solo grazie alla sinergia tra università, mondo del lavoro e pubblica amministrazione, tanto che hanno collaborato anche l’azienda Cariaggi, con l’Associazione Tessile e Salute, l’Università di Urbino e l’Università di Torino – spiega Mancino –. Ringrazio l’Ateneo Carlo Bo perché, tramite la collaborazione con il rettore Giorgio Calcagnini e la professoressa Lella Mazzoli, abbiamo lavorato in un ambiente ben organizzato avuto partecipanti anche da remoto. I temi affrontati sono stati molteplici e tutti di estrema attualità, con scienziati che hanno illustrato gli avanzamenti inimmaginabili della scienza e della tecnica nelle nuove frontiere della riproduzione. Abbiamo trattato anche la sostenibilità ambientale, nell’ottica di tutelare le generazioni future. Ogni ambito è stato analizzato in un clima pluralista: è molto interessante ascoltare punti di vista diversi, infatti non sono mancate accese discussioni. In parallelo alle lezioni, grazie alla collaborazione del Comune di Urbino, abbiamo organizzato eventi serali aperti alla cittadinanza, per affrontare temi di interesse bioetico, accompagnati da musica e film. Consideriamo un bel successo questa Summer school, che ha avuto numerosi iscritti, e speriamo di ripeterla nel 2024: sarebbe bellissimo riproporla e farla diventare residenziale".

n.p.