"Superbonus 110%: costo dei materiali aumentato fino al 70%"

La denuncia di Cna: "Edilizia a rischio speculazione"

Superbonus 110%, "rischio speculazione" secondo Moreno Bordoni

Superbonus 110%, "rischio speculazione" secondo Moreno Bordoni

Pesaro, 6 febbraio 2021 - "Con questi aumenti indiscriminati e inaccettabili delle materie prime legate all’edilizia, si rischia di vanificare forse l’unico provvedimento buono che è stato messo in campo per rimettere in moto il volano economico. Per questa ragione – dice Moreno Bordoni, segretario della Cna Provinciale – si è deciso di denunciare questa situazione. E poi vedremo se è possibile porre un freno a questa speculazione". Moreno Bordoni non ha dubbi su quello che sta accadendo "perché ci hanno chiamato diverse imprese dell’edilizia, dopodiché abbiamo fatto diverse verifiche ed è emerso che le materie prime legate al settore delle costruzioni stanno subendo aumenti che vanno dal 20 fino al 70 per cento. Aumenti che fanno lievitare il costo del costruito e che potrebbero rappresentare un freno andando a vanificare anche i vari bonus statali. Chiederemo agli organi di controllo per evitare manovre speculative".

Aggiunge Fausto Baldarelli, responsabile dell’edilizia dell’associazione: "Si tratta di aumenti che ci hanno segnalato le nostre imprese e che oscillano da un minimo del 12% ad un massimo del 67%". Poi il responsabile dell’edilizia della Cna entra nel dettaglio: "Il calcestruzzo ha avuto un rincaro medio del 12%; il materiale isolante del 15%. Il ferro ha subìto rialzi del 30% mentre il legno del 20%. Tutto il materiale da cantiere ha registrato una vera e propria impennata che rasenta la speculazione con un aumento vicino al 70%".

"Oltretutto – continuano Bordoni e Baldarelli –, questi aumenti sforano abbondantemente il prezziario regionale, una sorta di listino prezzi dei materiali e punto di riferimento per le imprese e i soggetti appaltanti sia per quanto riguarda il superbonus del 110% che per le gare pubbliche attraverso il quale sono stati approntati in questi mesi molti preventivi e offerte. Ed ora questi aumenti mettono in condizioni imbarazzanti le imprese, costrette in molti casi a rivedere i loro preventivi o, peggio, a dover concludere lavori già iniziati con un aumento dei costi a consuntivo che il committente potrebbe non accettare o riconoscere".

Conclude Moreno Bordini: "Così non si dà una mano alla ripartenza e al Paese, perché un aumento della domanda non può tradursi di una impennata dei prezzi".