Superbonus, oltre 800 cantieri in otto mesi "Ma il nodo è che ci sono pochi controlli"

I grandi numeri in provincia da settembre a oggi: 1.100 nuovi lavori edili avviati, di cui solo 300 hanno a che fare con opere pubbliche. Rodolfo Brandi, presidente dei costruttori di Confindustria: "Io non dico di fermare tutto, ma servono assolutamente le verifiche"

Migration

"Io non ho mai lavorato con i superbonus perché opero, con la mia impresa, nell’ambito delle opere pubbliche e delle autostrade. Ed ho anche sempre sconsigliato i miei colleghi di lasciare l’edilizia civile per andare ad operare nell’ambito degli incentivi di Stato. Ma alcuni alla fine hanno ceduto alla tentazione", dice Rodolfo Brandi presidente dei costruttori della provincia di Confindustria. La sua non è una linea morbida. "A Rimini continua, ne hanno arrestati una trentina per una truffa di 440 milioni di euro e dicevano anche al telefono di non sapere più dove aprire i conti correnti per mettere i soldi".

Una grande vigna...

"Oltre 10mila le nuove imprese in tutta Italia e non vuole che ne abbiano aperte un centinaio anche da noi in provincia? Stavo guardando l’altro giorno i dati della Cassa Edile e dallo scorso settembre ad oggi sono stati indicati circa 1.100 nuovi cantieri edili solo nel pesarese. Di questi meno di 300 per opere pubbliche, il resto tutti legati ai vari bonus".

Ma non ci sono muratori: come fanno queste imprese?

"Gli italiani questo lavoro non lo vogliono più fare per cui è tutta gente che viene da fuori".

Telefonata in redazione: ‘abbiamo messo l’accendino vicino al materiale che si usa per fare i cappotti alle case, ed ha preso fuoco’... Lei cosa dice come presidente dell’Ance provinciale?

"Ma di cosa vogliamo meravigliarci se in questo Paese hanno preso il reddito di cittadinanza persone che erano in prigione per reati di mafia. Sa qual è il problema?"

No, dica?

"Che non si fanno i controlli, non si fanno le verifiche. Vanno dove sanno che possano fare le multe e quindi cassa. Su tutto il resto nessuno va a vedere e verificare".

Il presidente del consglio Draghi ora dice che vuol chiudere i rubinetti: lei cosa ne pensa?

"Che si stiano compiendo in giro per l’Italia truffe enormi è risaputo. Ma il punto è un altro. E’ stata l’edilizia che lo scorso anno ha trascinato il Pil del Paese perché dietro all’industria del mattone si muove una montagna di lavoro, fino ad arrivare agli elettricisti, gli stagnini ed anche il settore del mobile. Il problema non è quello, ma quello che dicevo prima e cioè il fatto che non vengono effettuati i controlli. Non fermare tutto, ma controllare".

Intanto l’uscita di Draghi di bloccare i superbonus "sta mettendo in forte preoccupazioni gli artigiani – dice Fausto Baldarelli della Cna-edilizia – perché le banche stanno chiudendo i rubinetti e solo questa mattina ho ricevuto 5 telefonate di artigiani che rischiano di restare fermi con lavori per centinaia di migliaia di euro. Non vorrei che tutto fosse finalizzato a tagliare fuori dal mercato i piccoli per favorire le grandi imprese. Materiali scadenti? Questo è un altro problema: perché dipende dove li vai a comperare...".