Pesaro, nel supermercato 60 telecamere. Titolare cinese finisce a processo

E’ una rivendita di via Ponchielli, sanzionata dopo controllo dell’Ispettorato: "Così sono lesi i diritti dei dipendenti"

L’ingresso del grande market di via Ponchielli gestito da un titolare di origine cinese

L’ingresso del grande market di via Ponchielli gestito da un titolare di origine cinese

Pesaro, 7 aprile 2022 - Un sistema di videosorveglianza degno di una banca. Più di 60 occhi elettronici puntati h24 su 1300 metri quadrati. Peccato però che si tratti di un maxi supermercato e che quella rete di telecamere sia, a detta della procura, totalmente abusiva.

A processo è così finito il titolare del negozio di via Ponchielli, un uomo di origine cinese, contravvenzionato durante un controllo dell’ispettorato del lavoro. Secondo gli inquirenti, oltre a essere troppe e non autorizzate, quelle telecamere accese su scaffali e corridoi, ledono i diritti dei dipendenti. Il titolare era stato colpito da decreto penale di condanna, provvedimento nel quale era prevista una pena ben più pesante: sequestro e poi confisca del sistema di videosorveglianza. E quindi la perdita di almeno 60mila euro.

Il difensore dell’imputato, l’avvocato Massimo Vergari di Ancona, si è opposto al decreto penale di condanna e sul caso si è aperto il processo. "Ci contestano che si tratta di telecamere che sorvegliano abusivamente i dipendenti, ma i lavoratori sono tutti della stessa famiglia – spiega il legale –. Il supermercato del mio assistito è enorme, con 36 scaffalature e 24 corridoi, e subisce furti ogni giorno. Il sistema di sorveglianza serve solo a proteggere la merce dai malintenzionati. Ci sono sentenze della Cassazione che stabiliscono che non serve alcuna autorizzazione quando le telecamere vengono installate per tutelare il patrimonio aziendale. Questo è il caso. E lo dimostreremo alle prossime udienze".

e. ros.