Superpass sui bus degli studenti? "Obbligatorio". "No, per noi no"

A Pesaro, Amibus e la polizia locale interpretano diversamente l’ordinanza del ministro che concede un mese di proroga agli alunni non vaccinati. Conseguenza: sui mezzi dedicati, i vigili non fanno controlli

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Un extracomunitario sanzionato dalla polizia locale, a metà della settimana scorsa, sulla circolare che collega Borgo S. Maria al centro città, è per ora tra i pochi, forse l’unico, multati dopo che dal 10 gennaio scorso è entrato in vigore l’obbligo del Supergreen pass per viaggiare sui mezzi pubblici: bus, treni, aerei ecc....

Il nodo importante, però, dopo l’entrata in vigore di quel decreto, non erano solo i controlli sui passeggeri normali, ma anche e soprattutto quelli sugli studenti delle Superiori che i bus li prendono per andare a scuola. Si temevano stragi di multe, carovane di famiglie costrette ad attrezzarsi con le auto private per fare macchinate e portare a scuola i ragazzini over 12 non ancora vaccinati. Non è successo nulla di tutto questo.

E molto dipende dal fatto che c’è una interpretazione diversa, tra Amibus, che è il gestore del trasporto pubblico locale, e le forze dell’ordine, in primis la polizia locale, riguardo all’ordinanza del 9 gennaio del ministero della Salute Roberto Speranza, che irrompe sul tavolo del trasporto scolastico e crea ulteriore confusione. Cosa dice l’ordinanza del ministro? Dice che "agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado è consentito l’accesso ai mezzi di trasporto scolastico dedicato e il loro utilizzo, fermo restando" l’obbligo della mascherine FFP2, ma senza necessità di Super green pass, quindi di vaccino. "Il trasporto scolastico dedicato – spiega poi il governo – non è equiparato a trasporto pubblico locale in merito alla disciplina delle Certificazioni verdi Covid-19 ed è accessibile fino al 10 febbraio agli studenti anche sopra i 12 anni col solo obbligo di mascherina FFP2". Tradotto: su scuolabus e "mezzi dedicati", fino al 10 febbraio, non è necessario il Super green pass, quindi il vaccino. Chiaro il concetto di scuolabus: ma cosa si intende invece per "mezzi dedicati"? E’ su questo punto che l’ordinanza viene letta diversamente, da una parte Amibus, dall’altra la polizia locale. Per Amibus, i ragazzini possono essere multati anche se viaggiano sui cosidetti "trasporti dedicati", per intendersi i bus che portano esclusivamente gli studenti delle superiori a scuola. Perché Amibus, e i dirigenti della Regione, dicono che (a parte rarissime eccezioni), tutti i mezzi di trasporto da lei gestiti, quindi anche quelli che portano esclusivamente gli studenti a scuola, con tanto di cartello "Trasporto studenti", rientrino nel trasporto pubblico locale e quindi necessitino, per chi lo usa, del Super green pass. Non a caso, dal 10 gennaio scorso, "circa 30 ragazzi che non avevano il Super green pass li abbiamo lasciati a terra, perchè sul bus non potevano salire", dice il direttore di Amibus, Massimo Benedetti, i cui dipendenti procedono ai controlli, anche se non alle sanzioni.

Diversa l’interpretazione della comandante della polizia Locale, Francesca Muzzini: "Non ho avuto indicazioni né da Prefettura né dalla Regione di fare controlli sui bus su cui salgono solo gli studenti". "Quindi – prosegue Muzzini – noi al momento questo tipo di controlli non li facciamo. Del resto, lo spirito dell’ordinanza del ministo Speranza mi pare chiaro: dare tempo a tutti gli studenti di vaccinarsi, concedendo un altro mese. Andare a scuola è importante: ed eventualmente impedirlo a gli studenti che sono costretti a prendere il bus per arrivarci, diventa una questione delicata". Quindi, tutto si sposta all’11 febbraio prossimo, quando l’obbligo del Super green pass scatterà su tutti i mezzi, dedicati o no, perchè finisce il mese di deroga concesso dal Ministero. Ma fino ad allora, niente "strage".

Alessandro Mazzanti