Svolta per la profuga di 12 anni "Potrà curare il diabete in città"

Raccolto l’appello per Margherita lanciato ieri sul Carlino dopo la mobilitazione dei volontari "Martedì avremo i macchinari direttamente a Pesaro e questo renderà tutto meno complicato"

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di Davide Eusebi

"Martedì avremo i macchinari a Pesaro, Margherita non dovrà andare in Ancona a curarsi, almeno per ora". Lo annuncia Paolo Muratori, presidente dell’Associazione diabetici della provincia, dopo l’appello lanciato attraverso il Carlino da una volontaria e dalla mamma di una bambina ucraina affetta da diabete, si è preso subito a cuore il caso: "Devo dire grazie alla straordinaria disponibilità e competenza del professor Valentino Cherubini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, che ha subito capito la gravità della situazione, unitamente alla Fondazione italiana diabete. Grazie a loro da martedì la bambina ucraina affetta da diabete potrà curarsi a casa, a Pesaro, senza doversi recare al Salesi. Poi per il futuro vedremo". La mamma di Margherita, Svitlana, scappata dalla guerra assieme alla figlia, e Marcella, una volontaria pesarese originaria dell’Ucraina, avevano sollevato il caso attraverso il nostro giornale. Margherita ha dodici anni ed è affetta da diabete da otto, si era rivolta all’ospedale di Pesaro per le cure che però poteva praticare solo il Salesi: "Uno dei macchinari arriverà martedì, l’altro subito dopo, in modo che Margherita non debba aspettare la scadenza del 6 maggio, data dell’appuntamento avuto in un primo momento al Salesi, una data troppo lontana e rischiosa poiché la bambina aveva bisogno prima degli strumenti della macchina che le inietta insulina", spiega Muratori.

"Pesaro purtroppo cura di norma solo gli adulti, con molta professionalità, ma i bambini devono rivolgersi fuori provincia. Il guaio è che Margherita non è sola. C’è un altro bambino ucraino affetto da diabete e ci sono anche bambini pesaresi", precisa Muratori che sta mobilitando la sua associazione: "Tamponata questa prima fase di emergenza con i macchinari spediti a Pesaro, cercheremo per i prossimi mesi di organizzare un gruppo in grado di supportare questi ed altri casi. Siamo di fronte a una emergenza nell’emergenza, perché chi scappa dalla guerra ed è malato, ha due problemi in una volta". A proposito la Croce rossa di Pesaro ha dato la sua disponibilità al trasporto ad Ancona: "Abbiamo letto l’articolo sul Carlino e abbiamo subito contattato la volontaria", dicono dalla Croce rossa.

Svitlana aveva evidenziato anche le difficoltà logistiche e di lingua. "Stiamo cercando di organizzare un gruppo – spiega Muratori – in modo di potere limitare il numero delle trasferte e razionalizzare gli sforzi. Lo stiamo facendo con persone eccezionali come Lido Scalpelli, ex dirigente di Polizia e membro della locale associazione, il comandante della stazione di Pesaro dei carabinieri Pietro Didonno e altri rappresentanti delle forze dell’ordine che fanno parte delle rispettive associazioni. Con essi cercheremo di organizzare gruppi di volontari che accompagnino i bambini bisognosi di cure al Salesi di Ancona. Voglio ringraziare anche il gruppo di volontari dell’associazione Gulliver e poi il Conad del Porto per il supporto che stanno dando all’emergenza Ucraina, così come, riferendoci al caso di Margherita, confidiamo nella vicinanza della dottoressa Maria Capalbo, direttore generale degli ospedali Marche nord, sempre molto disponibile alla causa dei diabetici". Che, dice Muratori, ha numeri spaventosi: "Ottantamila persone nelle Marche e diecimila nel territorio comunale di Pesaro soffrono di questa patologia che può condizionare pesantemente la vita delle persone le loro abitudini alimentari e non solo. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale che la nostra associazione vuole affrontare con un grande impegno. Sta per partire una campagna di raccolta fondi che vuole sensibilizzare i pesaresi a donare per l’acquisto di macchinari, per l’assistenza ai diabetici, per attività di prevenzione e informazione, tutte attività che ci vedono impegnati in prima linea e per le quali vorremmo coinvolgere la città e la provincia. Per questo invito tutti a donare attraverso l’Iban IT05Z0303213300010000102923 oppure conto versando al conto corrente 001029788484. Le quote sono deducibili".