Covid Pesaro: ecco il tampone lecca lecca

Addio stick in naso e gola. Da mercoledì 14 luglio Marche Nord utilizzerà i test salivari per lo screening dei pazienti. "Meno invasivi e affidabili al 98%"

Da domani il via ai test salivari in tutta la provincia di Pesaro

Da domani il via ai test salivari in tutta la provincia di Pesaro

Pesaro 13 luglio 2021 - Arrivano i tamponi molecolari salivari in ospedale. E intanto l’azienda Marche Nord si sta attrezzando affinché il laboratorio analisi sia in grado di rilevare ’in casa’ la presenza delle varianti Covid, senza la necessità di inviare i campioni alla Virologia di Torrette. Sono alcune delle imminenti mosse nella guerra al virus in questa apparente tregua estiva. Da domani infatti l’azienda ospedaliera cittadina darà inizio a una nuova modalità di screening dei suoi pazienti, più rapida, efficace e meno invasiva dei tamponi naso-faringei. Una novità che da un lato mostra la volontà dell’azienda di non abbassare la guardia rispetto al virus, dall’altro rappresenta la necessità – al di là delle varie correnti di pensiero – di procedere con il tracciamento ancora per molto tempo, incalzati dall’imprevedibilità delle varianti, e malgrado la vaccinazione che comunque sta dando una buona mano a contenere l’irruenza del covid.

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Nell’ospedale cittadino, dunque, ed anche nel presidio fanese, da mercoledì inizierà la formazione per la somministrazione dei nuovi test salivari, una novità assoluta non solo in provincia di Pesaro ma in tutte le Marche, dove ancora questa metodica non è stata sperimentata. "I test – spiega il direttore generale Maria Capalbo – saranno somministrati ai pazienti che devono essere ricoverati ed a quelli già in carico, che ogni tre giorni vengono sottoposti a screening. Al momento saranno esclusi dalla platea gli operatori sanitari, che pure periodicamente si sottopongono al test nell’ambito di un protocollo di sicurezza sanitario aziendale. Ma è chiaro che l’auspicio è che i test salivari molecolari diventino sempre più diffusi".

Variante Delta: come cambiano i dati Covid in Emilia Romagna, Marche e Veneto Come funziona la nuova arma contro il nemico invisibile? Si tratta di una sorta di lecca-lecca che si tiene in bocca solo un minuto e ha un’attendibilità che può arrivare fino al 98%. Poi il campione viene processato in laboratorio, usando gli stessi reagenti e macchinari dei test molecolari classici. A fornire supporto scientifico per questo ulteriore passo avanti è stato il prof. Mariano Bizzarri, della Sapienza di Roma, che tra l’altro domani pomeriggio sarà ospite di un importante convegno organizzato da Marche Nord (Pinacoteca San Domenico, via Arco D’Augusto a Fano) dal titolo ’Covid-19: la scienza al letto del paziente’. Interverranno per Marche Nord Gabriele Frausini, direttore scientifico del convegno (primario di Medicina Interna), Francesco Barchiesi (direttore Malattie infettive), Michele Tempesta (Anestesia e Rianimazione), Fabrizio Valeri (Medico di medicina generale Asur), Abele Donati (Anestesia e Rianimazine, Ancona), Francesca Marchesani (Pneumologia, Macerata) e l’infettivologo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Marcello Tavio. Conlusioni affidate all’assessore Filippo Saltamartini. Intanto, a proposito di tracciamento, preoccupano i numeri delle Marche sull’incidenza del virus. La provincia di Macerata ha il tasso per 100mila abitanti più basso, 5,2. Seguono Fermo con 6,5, Pesaro 9,3, Ancona 11,6 mentre Ascoli schizza al 50,3, per il cluster sviluppatosi dopo una festa in spiaggia a San Benedetto (la media delle Marche è di 15,7 positivi per 100mila abitanti). Ieri in provincia di Pesaro zero contagi e zero morti.