
Ancora la fila dalle 2 di ieri davanti al teatro Rossini per il rinnovo dell’abbonamento alla stagione di prosa. Ieri toccava al turno C, quello del sabato sera. Molte persone hanno passato la notte su una sedia, presa in prestito dai bar e gelaterie vicine, per non perdere la priorità di scegliere il posto in platea o nei palchi migliori (ma c’è tempo fino a mercoledì 20). Alle 5 di mattina, si erano già iscritte 55 persone, alle 10 erano più di cento. Il rinnovo è continuato fino al pomeriggio (venduti 232 abbonamenti su 252) e tutti hanno potuto ottenere i loro posti. Anche ieri, come domenica scorsa, ci sono stati momenti di varia dialettica tra coloro che sono arrivati di notte e i tanti che si sono presentati intorno alle 10, all’apertura del botteghino. Le opinioni erano contrastanti tra chi intendeva far valere l’ordine di arrivo scritto in autonomia nella notte e quello che si andava formando all’arrivo del personale. Poi è prevalso il buon senso riconoscendo un diritto di prelazione a chi oggettivamente ha passato la notte fuori dal teatro Rossini per essere in grado di scegliere i posti.
C’è da dire che comunque è uno sforzo inutile visto che il teatro Rossini è molto più grande dello Sperimentale, visto che la platea dispone di 245 posti che diventano 700 unendoli ai palchi. Il costo dell’abbonamento è di 255 euro.