Teatro Rossini a Pesaro: il Rof 2023 sfrattato per lavori extra dopo il terremoto

Vimini e Pozzi: "Le scosse di terremoto hanno complicato tutto". Cantiere anche per tutta l’estate

Il teatro Rossini di Pesaro non riaprirà nel 2023

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Pesaro, 27 gennaio 2023 – Il teatro Rossini non è sicuro. Ci sono crepe nei muri e cedimenti nel terreno. Il che era noto dall’anno scorso. Forse l’ultimo terremoto ha dato la spallata ulteriore, ma non può dipendere solo da quello. Nessuno lo dice con precisione, anche se i tecnici comunali sanno cos’è successo. La prima conseguenza è che il Rof 2023 non si potrà fare al teatro Rossini. Si trasloca al Vitrifrigo Arena per forza maggiore.

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Non è chiaro se il teatro verrà riaperto per il 2024, l’anno speciale di Pesaro per l’appuntamento con la Capitale italiana della cultura. Sarà interessante vedere se c’è una polizza assicurativa per gli effetti di un terremoto sugli edifici pubblici e se, in caso affermativo, coprirà i presunti danni al teatro da terremoto. Saranno i loro tecnici a dirlo, e già questo potrà essere indicativo sulle cause. Mancano relazioni tecniche sull’edificio, o comunque non sono note.

Scrivono gli assessori Vimini e Pozzi in una nota: "ll sisma ha complicato le operazioni di manutenzione in corso al teatro Rossini. Abbiamo dovuto rivedere le priorità e bilanciare le esigenze della sicurezza, quella degli spettacoli e della programmazione di Pesaro2024, mettendo mano al cronoprogramma dei lavori e prevedendo tutti gli spettacoli del Rof alla Vitrifrigo Arena". E aggiungono: "Il complesso di piazzale Lazzarini era già oggetto dell’intervento di manutenzione straordinaria deciso dall’Amministrazione ma il sisma ha complicato il quadro, e abbiamo dovuto rivedere il progetto per far fronte ai danni sopraggiunti".

Gli assessori spiegano che "il terremoto del 9 novembre scorso, il più forte a Pesaro degli ultimi 100 anni, ha infatti causato milioni di danni al patrimonio pubblico della città, in particolare a quello storico, Teatro Rossini compreso". E aggiungono: "Un edificio di oltre 200 anni che necessita di attenzioni costanti, ma che sono sempre state gestibili. In questo caso, come indicato dalle verifiche che si sono susseguite in queste settimane, ci troviamo a rivedere i lavori a causa di una situazione imprevedibile, a cui dobbiamo reagire".

I “nuovi” lavori (i “programmati” si sarebbero conclusi, da progetto iniziale, in poche settimane) proseguiranno per tutta l’estate: "Non sarà quindi possibile accogliere gli spettacoli del Rossini Opera Festival che, come deciso in maniera congiunta con direttore e sovrintendente del Rof, saranno ospitati alla Vitrifrigo Arena; i concerti si svolgeranno al Teatro Sperimentale" precisano gli assessori.

La nota del Comune continua dicendo: "Definiti e condivisi gli step tenendo conto anche della riapertura del “gioiello del complesso del Teatro Rossini”, la Sala della Repubblica, "spazio polifunzionale da 120 posti, oggetto di una rivoluzione tecnologica e di un recupero estetico, che destineremo a molteplici attività – letture, teatro, danza, meeting e spettacoli – è in attesa del collaudo finale. Ci auguriamo possa tornare, al più presto, ad aggiungersi ai luoghi del Rof" concludono Vimini e Pozzi.

Per capirci, si ipotizza che a collaudo avvenuto, la Sala della Repubblica all’interno del teatro Rossini potrebbe essere aperta al pubblico mentre l’involucro del ’600 che la contiene rimane pericoloso e inagibile.

C’è qualcosa che non torna oppure non sappiamo la verità su cosa sta mettendo a repentaglio la sicurezza del teatro Rossini. Probabilmente colpa del sisma, ma certo non lo hanno favorito i lavori invasivi fatti ora per la Sala della Repubblica e quelli risalenti alla fine degli anni ’90.

ro. da.