"Tecnocasa vada in piazza o al Benelli" Il Comune sfratta la convention dal palas

Fallito il tentativo di far convivere il raduno e la partita, Ricci scrive ad Aspes: "Priorità alla Vuelle". E offre sedi alternative all’azienda

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Ore di trattative, ma alla fine è saltato il banco. Non ci sono margini per far convivere l’incontro di basket in calendario la sera del 19 tra la Carpegna Prosciutto e la Segafredo Bologna, e la convention di Tecnocasa. Al tavolo, per molte ore, i responsabili della società immobiliare, rappresentanti dell’amministrazione e dell’Aspes che ha la gestione della Vitrifrigo Arena. Non si è riusciti a trovare una linea di mediazione per cui il sindaco Matteo Ricci nella tarda serata di ieri ha inviato questa lettera-ultimatum a Luca Pieri, presidente di Aspes, e ai rappresentanti di Tecnocasa. "In ragione della contestualità della partita con l’allestimento della convention si richiama il disciplinare tecnico tra Comune e Aspes relativo alla gestione dell’impianto laddove prevede che Aspes – evidentemente in via privilegiata – debba mettere a disposizione la struttura al fine di permettere l’attività della società sportiva Vuelle. Il regolare svolgimento della partita oltre a garantire il più funzionale assetto organizzativo, appare necessario per la tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità degli spettatori, in ragione del consistente afflusso di tifosi locali e ospiti, in mancanza di una idonea struttura alternativa. Questa amministrazione, per consentire lo svolgimento della convention, mitigando i prevedibili disagi per l’organizzazione, si rende disponibile ad individuare nella stessa data, sedi alternative concedibili a titolo gratuito (in via esplicativa Piazza del Popolo, lo stadio Benelli) o in alternative concedere il Vitrifrigo Arena in date diverse senza costi di affitto". Dopodiché si aggiunge: "Si precisa che in caso di mancata risposta o di mancata accettazione, che l’amministrazione si riserva di assumere idonei provvedimenti per garantire il regolare svolgimento della gara sportiva".

Pugno di ferro del sindaco dopo una giornata di trattative. E per l’Aspes non ci sono possibili via di fuga. A questo punto – erano programmate circa 10mila persone per la convention di Tecnocasa –, salta tutto per cui l’Aspes va incontro al pagamento di una penale di oltre 400mila euro e ad una possibile causa per risarcimento danni. Ma si sta parlando – sia chiaro – di una società totalmente pubblica.

Si era partiti ieri mattina con lo spirito migliore perché da Milano Tecnocasa aveva fatto sapere "che i nostri partner, visto che sono anni che la nostra convention si tiene a Pesaro, stanno cercando di arrivare ad una soluzione che possa soddisfare le esigenze delle due parti". Mediazione fallita nella tarda serata di ieri. Costi quel che costì il sindaco alla fine ha sbattuto i pugni sul tavolo. Una storia che si è chiusa con la forza, sebbene la Vuelle avesse messo in campo anche un piano ‘B’. Previa chiamata-annuncio del presidente del comitato regionale della pallacanestro, i responsabili del "Palarossini" di Ancona, impianto da 7.000 posti, sono stati raggiunti da una telefonata da parte della Vuelle, per accertare se era libero il 19 l’impianto dorico. Cosa questa che è stata assicurata ed i dirigenti di Ancona attendevano per la serata di ieri una conferma. "Qui non ci sono problemi perché proprio per un derby tra Pesaro e Montegranaro abbiamo messo dentro circa 7mila spettatori", hanno detto dal capoluogo dorico.

Per evitare la presa della...Bastiglia da parte della tifoseria, il primo cittadino ha chiuso ieri sera tutte le porte. Ora bisognerà attendere le ripercussioni di questa vicenda, anche sotto il profilo legale, ma capire anche se salteranno a questo punto delle teste. Anche perché ieri mattina uno dei colonnelli del sindaco diceva: "I contratti con Tecnocasa, quindi impegnando il palasport sotto le date delle partite dei play off, sono stati firmati da Filippo Colombo...". E cioè il responsabile, per conto dell’Aspes, della gestione del palas della Torraccia.

Un grande e brutto pasticcio, partito dando per scontato che la Carpegna Prosciutto non avrebbe partecipato ai playoff. Tanto che il palasport è occupato anche in questi giorni: la squadra si allenerà, in vista del match contro la Segafrdo Bologna, al PalaPizza. L’altra faccia del miracolo Banchi&C. è questa. Intanto arrivano le prime reazioni da parte dell’opposizione a questa vicenda: il consigliere comunale Daniele Malandrino di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione. Dopo aver ripercorso la vicenda Malandrino conclude chiedendo a sindaco e giunta: "Se erano al corrente della situazione e del rischio che comporti a livello sportivo, di immagine ed economico per l’intera città; se vi sia l’intenzione di prendere provvedimenti in merito a tale situazione".

m.g.