Tei Giunta, la sexinfluencer ducale

Vive e opera da Urbino la blogger che ha già tantissimi follower e una presenza radiofonica nazionale

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di Tiziano V. Mancini

La rete offre ormai l’opportunità di lavorare da qualsiasi luogo del mondo e così tra i tanti homeworker del nostro territorio abbiamo scoperto una delle più quotate sexinfluencer del momento: Tei Giunta, dove Tei significa in giapponese "la parte femminile del mondo".

Un mondo che sempre più spesso fa delle relazioni un terreno di confronto e nel quale il sesso è tema dominante, dando modo a uomini e donne di ogni età di aprirsi a dialoghi e confessioni un tempo impensabili. Nata il primo giorno di primavera del 1988 a Tradate, Tei ha girato l’Italia spaziando da Offagna a Mantova fino a laurearsi in Cinema al Dams di Bologna e approdare a Urbino con il compagno e il piccolo Leon nel 2016. L’improvvisa svolta professionale arriva il maggio scorso, quando crea il Blog www.ohmytei.it e in due sole settimane supera i 6.000 followers guadagnandosi una rubrica su radio Deejay grazie al suo essere brillante e dinamica senza volgarità.

Come è giunta a Urbino?

"Sicuramente è una città molto più vivibile, specie se si ha un bambino piccolo, rispetto a Bologna o Mantova".

Dalla Laurea in Cinema al sexinfluencing: quale ponte ha unito queste due sponde della sua vita?

"Io credo che nella vita tutto sia collegato, da ciò che leggiamo alle persone che incontriamo: c’è un filo invisibile che unisce tutto. Per cui non so dire consapevolmente quale sia il ponte tra la mia laurea e la figura di sexfluencer, ma di certo è il frutto di tutte le scelte fatte finora e le competenze acquisite".

Il blog, i social, ora una rubrica anche su Radio Dee Jay: qual è il tema che tratta più spesso e che interessa di più il pubblico?

"Al momento la tematica che in assoluto interessa e genera più confronto e dibattito è la masturbazione femminile. Interessa sia agli uomini che alle donne; sia alle donne che ammettono di praticarla ma soprattutto a quelle che lo negano".

Il ruolo se lo è creato da sola, ma esistono riferimenti per formarsi nel settore o siamo ancora al Kamasutra?

"Secondo me non si può parlare di sessualità consapevole oggi se non si parte dal femminismo. Non quello della prima ondata, ma il femminismo contemporaneo, basato sulla parità tra i sessi. Il Kamasutra tuttavia non passa mai di moda!".

Come accade per gli influencer, in diversi si sono cimentati nel ruolo di sexfluencer ma lei è tra i pochi che hanno avuto successo: quale pensa che sia il suo segreto?

"All’estero la figura della sexfluencer è già abbastanza diffusa, in Italia no. Il nostro è un paese con forti pregiudizi legati alla sessualità e non è semplice trovare la modalità giusta per trattare certi argomenti con serietà, ma con la giusta dose di ironia utile ad arrivare a farci ascoltare da più persone possibili. Il mio segreto, se ce ne fosse uno, è la mia limpidezza. Le persone, anche gli sconosciuti, riescono ad aprirsi molto velocemente con me per via del fatto che non si sentono giudicate, ma semplicemente ascoltate come avverrebbe con un’amica".

Il rapporto coniugale porta con gli anni a un raffreddamento delle intimità. Come ci si rinnova un rapporto nel tempo?

"Il segreto in ogni relazione è “imparare a leggere i sottotitoli“. Ogni persona in base a ciò che dice o non dice e a ciò che fa, comunica qualcosa e il nostro compito nella coppia è saper cogliere cosa l’altro ci comunica al di là delle parole. Se la comunicazione tra due partner non si interrompe mai allora si può avere un rapporto che duri nel tempo".

Immagino che ci sarà anche un lato negativo della medaglia, ovvero i molestatori e comunque quelli che "ci provano"... come risponde a questi?

"Ce ne sono una marea, ma al giorno d’oggi basta essere una ragazza e avere un account social per ricevere molestie virtuali ogni giorno. Non mi toccano granché, nel senso che ho un obbiettivo ben chiaro in mente: abbattere i tabù e gli stereotipi legati al sesso e (mi autocito) se per farlo dovrò passare in una foresta lastricata di “Dick Pic“ lo farò lo stesso".

Gli haters prendono spesso di mira chi ha successo in questo settore. Le è capitato e come si difende?

"Al momento non tanto devo dire, forse sono stata solo fortunata. Credo che il rispetto sia alla base di ogni tipo di comunicazione sia dal vivo che virtuale e promuovo questo concetto ogni giorno anche sui miei social".

Sembra che alla progressiva conquista della parità di genere da parte delle donne corrisponda una difficoltà relazionale degli uomini: è così?

"A volte accade perché questa conquista da parte delle donne (e ancora di strada da fare ce n’è tanta) viene vista come una sorta di “presa di potere2, quando invece nessuno vuole “rubare lo scettro2 a nessun altro, ma si chiedono solo pari diritti. Una donna che si fa notare, occupa il suo spazio e dice quello che pensa... oggi fa ancora paura".