CronacaPesaro, tenta di violentare un'anziana

Pesaro, tenta di violentare un'anziana

Aggressione sotto casa: la donna nel mirino di un giovane incappucciato. Il testimone: "L’ho visto fuggire"

Anziana sulla porta di casa (immagine di repertorio)

Anziana sulla porta di casa (immagine di repertorio)

Pesaro, 13 ottobre 2019 - Terrore ieri mattina all’alba in via Righi, vicino a Piazza Redi. Una pensionata di 80 anni, vedova, che già a quell’ora stava pulendo il cortiletto davanti alla porta di casa, è stata aggredita da uno sconosciuto che le ha dato un pugno in testa e un calcio facendola cadere a terra. Poi le è andato sopra, ma la donna ha urlato aiuto a squarciagola.

Allora si è aperta una serranda vicina, una ragazza si è sporta e ha visto l’aggressore con un cappuccio in testa che aveva preso in braccio l’anziana come se volesse portarla in casa. A quel punto però, visto che lo stavano guardando, l’uomo ha abbandonato la donna a terra ed è tornato in strada camminando come se niente fosse.

Da lontano, un cicloamatore Marco F. commerciante, che stava partendo con la sua bici ha sentito le urla di aiuto. Racconta: «In un primo momento ho visto questo tizio che camminava. Ho capito però che non poteva essere tutto normale perché sentivo le urla della donna. Sono corso verso di lei mentre lo sconosciuto ha iniziato a correre in direzione di via Flaminia. C’era nelle vicinanze un ragazzo che andava al lavoro: ha capito subito che l’uomo aveva fatto del male all’anziana e gli è andato dietro di corsa ma l’altro lo ha seminato anche perché era ancora buio. Quando siamo andati dall’anziana – racconta Marco – si era rialzata. Ci ha detto di aver temuto di venire violentata.

L’uomo era di carnagione chiara ma non gli ha detto una parola. Come se fosse un pazzo lucido che doveva fare quello che la sua mente folle gli ordinava. La povera signora era dolorante alla testa e nel corpo perché era stata comunque colpita e gettata a terra con violenza. C’era con me la ragazza che per fortuna aveva sentito le urla e si era alzata di scatto sollevando la serranda. Questo potrebbe aver fatto desistere l’aggressore. Altrimenti sarebbe entrato dentro casa della donna portandola in braccio con tutto quello che poteva succedere».

Continua Marco: «Lì per lì, quando ho sentito le urla, ho pensato ad un cane randagio che stava aggredendo la signora che ogni tanto al mattino presto vedevo pulire il suo cortiletto davanti alle case popolari. Non pensavo ad un aggressore. Poi l’ho visto e ho realizzato cosa stava succedendo. Quando sono andato di corsa dall’80enne per aiutarla stava rimettendosi in ordine la sua vestaglietta e il foulard in testa. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, era sotto choc. Le abbiamo chiesto se dovevamo chiamare l’ambulanza e la polizia, ma non ha voluto assolutamente. L’avrebbe detto solo alla figlia. A proposito, ma voi come l’avete saputo?».

ro.da.