Tentato omicidio Pesaro, coltellate al compagno dell'ex moglie davanti ai bimbi

Orrore in una cascina a Borgo Santa Maria, in strada della foglia: l'uomo, un 28enne, è gravissimo. Arrestato l'aggressore 26enne

Le indagini dopo la brutale aggressione

Le indagini dopo la brutale aggressione

Pesaro, 13 aprile 2019 - Il sangue, le urla, la nonna e la madre che gridavano, i tre bambini (il più grande ha solo 5 anni) terrorizzati. A terra, un uomo sventrato da due coltellate che lo hanno quasi eviscerato, sferrate con un coltello da cucina, lungo quasi 30 centimetri (video). L’autore dei fendenti, è un egiziano arrestato poco dopo dalla polizia per tentato omicidio (foto). Si chiama Azzab Abdeldaim, ha 26 anni, è incensurato, regolare in Italia. L’uomo ferito, attualmente in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione al San Salvatore dove è stato operato d’urgenza, è un rigattiere originario di Mede (Pavia), si chiama Damiano Bergamasco, classe 1991, da qualche mese è a Pesaro e frequentava la ex moglie dell’egiziano, ancora non è chiaro esattamente con quale tipo di relazione. Il movente della gelosia, al momento, è comunque l’unico che gli inquirenti stanno prendendo in considerazione per spiegare la feroce aggressione. Ma le indagini sono in corso. L’egiziano era di fatto separato dalla moglie (con cui ha avuto i tre figli). 

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Avviene tutto pochi attimi dopo le sei di ieri mattina. Siamo in Strada del Foglia, 71, casa colonica in fase di risistemazione: un posto sperduto nella campagna di Borgo Santa Maria, a pochi metri dal Foglia. Fuori è ancora buio, vista l’ora legale. La famiglia: la madre dei bambini, Alessandra, 28 anni, sua madre (quindi nonna) Wanda, 55 anni, tutte e due originarie di Cremona, stanno caricando il furgone Fiat Scudo bianco con cui stanno partendo verso Crema. Con loro hanno i tre bambini. Forse prima fanno una sosta nella ditta di famiglia, di cosmetici, situata in via Campania. La lite tra l’egiziano e il rigattiere esplode all’improvviso nella corte davanti alla casa di campagna. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, anche con l’ausilio di telecamere, di cui è dotata la casa, l’egiziano, che ha dormito (secondo quanto da lui dichiarato) in quella stessa casa, sta accompagnando uno dei suoi figli al furgone, lo lascia all’interno, poi si rivolge con il coltello contro il rigattiere che è ancora fuori dal mezzo e lo ferisce gravemente con due fendenti. Il ferito forse per ripararsi a quel punto entra nel Fiat Scudo.

L’egiziano lo insegue, ma a quel punto Wanda, la nonna, ed ex sua suocera, si mette in mezzo tra i due, sferra dei calci all’egiziano e riesce di fatto ad impedire che questi finisca il rivale. Alle 6.07 arriva la prima chiama al 118. L’ambulanza ci mette quasi mezz’ora per giungere sul posto perchè un luogo molto difficile da trovare. Nel frattempo è partita la chiamata alle forze dell’ordine. Sul posto arriva la Volante della Questura. Trovano l’egiziano che sta camminando a un chilometro circa di distanza dalla casa. Lui non fa resistenza. Viene arrestato. Sono le 6 e 20. Wanda dice che le ha rubato anche dei soldi dalla borsa. Il coltello verrà trovato dalla polizia durante i rilievi: è nel campo davanti alla casa, a una ventina di metri, probabilmente gettato via dall’egiziano. Molto sangue c’è all’interno del furgone. Madre e figlia sono state raggiunte poco dopo dai parenti: il padre (e marito) Oscar e il fratello della donna. Ambedue, e soprattutto la madre, erano molto provate.