Terze dosi ai fragili: i primi 110 a Muraglia "Per chi sta male, il vaccino è un conforto"

Al via da ieri all’hub ospedaliero le somministrazioni ’booster’ per gli estremamente vulnerabili. Una platea di circa 16mila soggetti

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di Benedetta Iacomucci

E’ cominciata ieri, al Punto vaccinale ospedaliero di Muraglia, la somministrazione delle terze dosi ai soggetti ’estremamente vulnerabili’: trapiantati, in attesa di trapianto, quelli con insufficienza respiratoria (dializzati esclusi, che saranno vaccinati in reparto), quelli presi in carico dalle specialistiche ospedaliere (oncologia, ematologia, neurologia, pneumologia, diabetologia, gastroeneterologia, reumatologia) e tutti i pazienti che effettuano terapia immunosoppressiva presi in carico da Marche Nord.

Una platea, in linea teorica, di 16.409 malati che all’hub di Muraglia si erano già vaccinati a suo tempo, dei quali i primi 1400 – seguendo l’ordine cronologico rispetto alla somministrazione della prima dose – hanno ricevuto la settimana scorsa l’sms che li avvertiva di presentarsi al punto vaccinale dalle 9 alle 13 per ricevere la dose ’booster’, ovvero un potenziamento aggiuntivo per mantenere o ripristinare – in loro che sono soggetti fragili – un adeguato livello di risposta immunitaria. Ieri a Muraglia si sono presentati in 110.

Tra loro anche Renata Casicci, 79 anni, pesarese. "Sì mi è arrivato il messaggino, l’aspettavo – dice sorridendo –: ho avuto un carcinoma, quindi sapevo di essere tra i soggetti fragili". Non ha avuto alcun timore, Renata. Né un qualche fastidio per la nuova convocazione: "Le prime due dosi non mi hanno dato nessun disturbo. Ero tranquilla anche per questo. E poi per chi sta male, il vaccino è un conforto, non certo una seccatura". Ma a Muraglia, oltre a quelli delle ’terze dosi’, c’erano anche quelli venuti a fare il richiamo (175) e 48 che invece erano alla prima dose. Per un totale di 333 somministrazioni, un numero importante, che testimonia anche la ripresa delle vaccinazioni dopo l’aumento delle limitazioni deciso dal governo. "Alcuni, tra i destinatari dell’sms – spiega Sara Andreucci, collaboratore amministrativo di Marche Nord – non si sono presentati. Li contatteremo tutti per capire quali sono i motivi, ed eventualmente programmare un altro appuntamento". C’era ad esempio anche chi avrebbe fatto volentieri il terzo richiamo, ma è stato ’rimbalzato’: "E’ un soggetto – dicono i medici al punto vaccinale – che ha già avuto il covid, poi ha fatto le due dosi. Nel suo caso è come se ne avesse fatte già tre. Un caso particolare che bisogna vagliare attentamente". Per tutti, ieri, fiale Pfizer. Anche a quelli – pochissimi in verità – che in una prima fase avevano ricevuto il siero Moderna.

E ieri si è presentato a Muraglia anche qualcuno che non voleva il vaccino, ma l’esenzione. Nero su bianco. "Il problema – spiega il dottor Francesco Picardi, ex primario del trasfusionale, al centro insieme alle colleghe Lucia Paoloni e Maria Rita Sadori – è che a chiederla sono quasi sempre proprio quelli che, per le patologie che hanno, dovrebbero invece essere i primi a vaccinarsi". "In effetti suamattina al punto vaccinale si era creata una situazione strana – dice Stefania Uguccioni, medico di Emodinamica –: da una parte i fragili, felici di ricevere la terza dose, e dall’altra i ’refrattari’, che si erano arresi a vaccinarsi senza troppa convinzione".