Pesaro 20 settembre 2022 - La piazza sta diventando un pozzo di sorprese perché oggi sono emersi due teschi, uno accanto all'altro, a due metri da palazzo Baviera, quindi sulla direttrice di via Giordano Bruno.
Sono di epoca Medievale e, dicono gli archeologi che stanno affiancando la ditta incaricata del rifacimento della pavimentazione della piazza, che ''si tratta di due persone giovani osservando la dentatura ed ora li porteremo al museo perché potrebbero deteriorarsi a disposizione degli antropologi. E' possibile che lì vi sia un sepolcreto per cui continueremo i sondaggi lungo la facciata di palazzo Baviera''.
E' questo l'ennesimo tassello che emerge sotto qualche decina di centimetri di sabbia e pietre . Una volta ripuliti, i due teschi verranno portati al museo . Il rinvenimento è avvenuto duranti i lavori che hanno riportato alla luce una vecchia fogna di metà dell'ottocento. E proprio accanto ai due muretti che erano ricoperti con lastre di pietra arenaria, sono emersi i due teschi con le spalle e una parte del torace. I lavori di scavo continueranno per diversi metri lungo il fronte di palazzo Baviera. Il punto del rinvenimento è a poco meno di una cinquantina di metri dalle cantine del locale La Quercia dove è stato trovato un mosaico di epoca romana.
E' questa l'ultima sorpresa che riserva la piazza, fors'anche non l'ultima, perché i lavori in corso hanno portato alla luce anche un grande muro con tanto di arco sul fronte opposto a dove sono emersi i resti umani, e cioè davanti alla ex intendenza di Finanza.
Quindi è venuto alla luce anche un muro ad arco, davanti al palazzo Ducale, che potrebbe essere il tunnel, la via di fuga, che da Rocca Costanza conduceva fino al palazzo Ducale in caso di assedio. Tra le tracce del passato anche un mozzicone di strada fatta con mattoni infilati a coltello sul terreno. Comunque un primo profilo della piazza nel periodo Medievale e poi Rinascimentale verrà fatto nei prossimi giorni quando la Soprintendenza metterà insieme questo puzzle di scoperte. Il tutto in attesa di rendere noto quello che il georadar ha messo in evidenza, e quindi si scende al periodo di Roma.
M.G.