"The Paladin" di David Ignatius: Urbino come incrocio di CIA e cyberterroristi

La trama del nuovo romanzo del celebre editorialista del Washington Post, raccontata dal fotoreporter Robert A. Reeder

A sinistra, Robert A. Reeder. Accanto a lui, il giornalista Steven Anderson

A sinistra, Robert A. Reeder. Accanto a lui, il giornalista Steven Anderson

E’ appena arrivato nelle librerie statunitensi, ed è disponibile online in tutto il mondo, l’ultimo libro di David Ignatius, "The Paladin" (Il paladino): ancora una volta, un thriller, una spystory accattivante nel suo perfetto stile, ovvero l’attualità che viene presa, analizzata, messa dentro il meccanismo romanzato e ci consente, con grande libertà, di capire come funzionano alcune questioni che riguardano la nostra attualità ma con la maggiore libertà della fiction. In questo caso si parla di sicurezza informatica, di fake news e di speculazioni finanziarie a livello internazionale. Ma la sorpresa è che tutto questo ha come grande protagonista la città di Urbino, città che conosco bene e visito spesso anche come docente americano di fotogiornalismo. A Urbino si svolge larga parte della storia: a Urbino c’è un gruppo di pirati informatici che per puro divertimento produce deep fake news, ovvero video che sono dei falsi ma sembrano invece dei video che presentano personaggi noti, del mondo della politica, dell’economia, che fanno affermazioni che hanno un grande impatto sulla attualità.

"The Paladin" di David Ignatius
"The Paladin" di David Ignatius