AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

"Tra le favorite vedo Tolentino e Trodica". Ivan Santi, l’occhio del dg che faceva tanti gol

Il direttore generale dell’Urbino prova a tracciare le grandi linee del prossimo campionato. "Sangiustese tra le outsider"

Ivan Santi,. direttore generale dell’Urbino

Ivan Santi,. direttore generale dell’Urbino

Anche nel campionato di Eccellenza è il calcio mercato a tenere alta l’attenzione degli addetti. Ancora pochi gli acquisti ma tanti sono contatti e trattative in corso per costruire il miglior rooster per il prossimo campionato, che dovrebbe vedere al via 16 squadre. Sembra infatti che l’Atletico Mariner possa avere problemi alla iscrizione per l’inadeguatezza delle strutture. Quindi sarebbe scongiurato il rischio delle 17 squadre che avrebbe comportato turni infrasettimanali, allungamento dei tempi per concludere il torneo e costi aggiuntivi per tutti. Un torneo che andiamo a scoprire con il dg dell’Urbino Calcio 1921 Ivan Santi, 53 anni e una vita passata da centravanti nei campi di calcio di mezza Provincia di Pesaro e Urbino.

Direttore Santi secondo lei che campionato sarà e chi vede favorito per i vertici?

"Prevedo un campionato molto livellato, come negli ultimi due anni. Tra le favorite metto il Tolentino, anche dopo l’acquisto di bomber Iori, perché già in possesso di una ottima intelaiatura e di un ottimo allenatore. Poi ovviamente il Trodica che è sì una neopromossa ma ha già fatto innesti in avanti di grande livello come Spagna e Cognigni. Ovviamente le squadre retrocesse di solito hanno sempre un organico di primissimo livello anche se a Civitanova e Fermo al momento sembrano prevalere problemi societari. Venendo al Pesarese ovviamente inserirei il K-Sport già reduce da un campionato straordinario purché riesca a trattenere i tanti ottimi giocatori della rosa dello scorso anno. Infine tra le outsider metterei in evidenza Sangiustese, Chiesanuova e Urbania. Subito sotto Osimana, Matelica e Montefano ma il mercato può ribaltare questi pronostici".

Non ha menzionato la sua Urbino, che posto può ritagliarsi la sua squadra dove si pregustano già i tantissimi derby....

"L’Urbino intanto ha confermato un allenatore che secondo me merita altre categorie. Nico Mariani coniuga carattere, forza e allo stesso tempo umiltà e lavoro. Un vero valore aggiunto. Stiamo cercando di ripartire dalla conferma dei pezzi pregiati dello scorso campionato, fino ad ora Tamagnini, Bellucci, Morelli, Boccioletti, Nisi ma presto arriveranno altre conferme e stiamo guardando ad un mercato che al momento sta fornendo valutazioni non alla nostra portata. A breve ci saranno anche novità in entrata ma sempre con un occhio al budget che credo sia uno dei più bassi della categoria. La nostra società, anche in condivisione con le idee del mister, vuole investire su giovani motivati e ambiziosi, non il nome a tutti i costi. Quindi sono sicuro che allestiremo una squadra che potrà competere con tutti e recitare un ruolo da protagonista senza oggi darci particolari obiettivi. Si aggiunge l’attesa degli addetti ai lavori per i tanti derby, con la risalita del Fermignano ritornerà anche il derby più sentito che già accende le fantasie dei tifosi".

Prima di passare alla scrivania è stato per anni nelle aree di rigore avversarie superando le 200 marcature.

"Ho iniziato la carriera nella squadra della mia città, Urbino dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili. L’esordio in prima squadra a 16 anni e mezzo contro la Bibbienese nell’allora Interregionale, campionato di grande livello tecnico. Il mister di allora era Angeloni. L’anno dopo con Castronaro feci in precampionato anche un goal in Coppa Italia all’Urbania segnando ad un grande portiere di allora Santucci. Poi per farmi le ossa ho girato mezza provincia senza fare ritorno nella mia città. Partii dalla Prima categoria poco più che 17enne ma dopo due anni feci il mio esordio in Promozione nel Fossombrone del rimpianto mister Tommasini dove al terzo anno vincemmo anche il campionato volando in Eccellenza. Poi 5 anni filati con il Fermignano, che mi è rimasta nel cuore, dove vinsi un paio di volte anche la classifica cannonieri. Poi Calcinelli, dove vincemmo due campionati di fila con mister Bruscolini e Azzurra Calcio. Smisi solo per problemi di lavoro".

Poi la carriera da dirigente, e quali i motivi che l’hanno spinta a rimanere nel mondo del calcio?

"Ho sempre avuto una grande passione per il calcio e nel 2013 insieme ad altri amici ad Urbino abbiamo fondato la New Football Team per rilanciare il settore giovanile che l’anno prima aveva chiuso. E con grande entusiasmo abbiamo riportato tanti giovani locali in questa nuova realtà e realizzato in collaborazione con il Comune il campo sintetico di Varea. Nel 2021 dopo aver conosciuto marco Lucarini, attuale presidente dell’Urbino, ho optato per lasciare l’ambiente dei giovani e seguire più da vicino la parte organizzativa della prima squadra. Ora il ruolo da direttore generale, grazie alla unificazione tra settore giovanile e prima squadra, che ricomprende anche la supervisione del settore giovanile". Amedeo Pisciolini