
Costretti a viaggiare per centinaia di chilometri ammassati in una gabbietta o chiusi nei bagagli. Non avevano microchip, passaporto sanitario, vaccinazioni antirabbica. Quei dieci cuccioli di cani di razza (tra bulldog, pastori dell’Asia centrale, carlini, volpini) erano allo stremo delle forze quando la polizia stradale di Fano li ha scoperti all’interno di un autocarro Mercedes, con targa rumena, fermato per un controllo lungo l’autostrada a maggio 2021. Finito a processo per traffico illecito di animali, ieri il conducente del mezzo, un uomo di 43 anni, originario della Romania, è stato condannato a 4 mesi di carcere e a una multa di 3500 euro. Un mese e 500 euro in più rispetto alla richiesta formulata dalla procura alla scorsa udienza. Non solo. Il giudice Andrea Piersantelli lo ha anche condannato a pagare 500 euro, più le spese processuali, a titolo di risarcimento danno a un’associazione animalista che si è costituta parte civile (assistita dall’avvocato Simone Candelora). L’associazione aveva chiesto 20mila euro. Pena sospesa. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Alfredo Torsani, ha sostenuto che non si tratti di commercio illecito, ma di introduzione illecita di animali, violazione, quest’ultima, amministrativa. Per questo aveva chiesto l’assoluzione dal reato contestato. Il giudice ha accolto però la tesi dell’accusa e condannato il trasportatore.
L’avvocato Torsani attende di leggere le motivazioni della sentenza e poi valuterà se ricorrere o meno in appello. Aveva destato molto clamore la notizia di quel ritrovamento da parte degli agenti della stradale di Fano. Il conducente, fermato per un controllo in autostrada, si era mostrato subito molto nervoso alla vista della polizia che si era insospettita per quell’atteggiamento e aveva deciso di approfondire chiedendo al 43enne di aprire il vano posteriore. E lì avevano fatto la scoperta di quei dieci batuffoli, tutti di appena due mesi, ammassati in gabbie e bagagli. Sprovvisti di documenti richiesti dalla legge. Erano sicuramente destinati al traffico internazionale. Ma quel viaggio da incubo per fortuna è finito nella nostra provincia. I cuccioli erano stati visitati dai veterinari dell’Asur ed erano risultati tutto sommato in buone condizioni. Il trasportatore è invece finito nel registro degli indagati e poi a processo. E ieri ha chiuso il primo grado di giudizio con una condanna.