Traviata transgender, presidi uniti: “I nostri ragazzi andranno a teatro con la benedizione delle famiglie”

I presidi delle scuole fanesi rifuggono le polemiche: "Nulla di scandaloso. Assurdo negare agli studenti la visione dello spettacolo"

"Traviata transgender, i ragazzi sono pronti"

"Traviata transgender, i ragazzi sono pronti"

Fano, 2 febbraio 2023 – E’ una Traviata che a Fermo ed Ascoli incuriosisce e divide, quella che, portando in scena una Violetta transgender, debutterà a Fano (per essere poi portata sugli altri due palcoscenici marchigiani) sabato alle 21, prodotta dalla Rete Lirica delle Marche con OperaLombardia. Una rivisitazione in chiave moderna, del titolo più rappresentativo e rappresentato del melodramma italiano, che a Fano ha invece unito tutti nella curiosità e nell’impegno di sfatare il pregiudizio: presidi, insegnanti, studenti e famiglie. Tanto che le rappresentazioni dedicate agli under 30 che a Fermo ed Ascoli sono state censurate dalle due amministrazioni comunali e saranno proposte in forma di concerto, a Fano sono state invece raddoppiate per le tante richieste di partecipazione: l’anteprima di oggi pomeriggio alle 17 è stata infatti anticipata martedì sera da una prova generale aperta al pubblico, anch’essa sold out.

Nella città della Fortuna, infatti, nessuno si è scandalizzato per la scelta di rappresentare Violetta Valery, non come una prostituta alla ricerca della sua accettazione negli ambienti raffinati della società civile, ma come una transgender alla ricerca dell’accettazione del proprio corpo. Una scelta stilistica portata in scena con tatto e delicatezza dal giovanissimo regista Luca Baracchini, un 29enne che con questo suo lavoro (premiato da un bando internazionale per artisti under35 che aveva il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Opera Europa e Fondazione Cariplo) sfida il pregiudizio di oggi, come fece allora la stesura del libretto di Francesco Maria Piave ispirato alla Signora delle Camelie di Dumas.

Questo è stato spiegato in classe agli studenti fanesi che nelle ultime settimane hanno approfondito il tema della Traviata di Giuseppe Verdi con i loro insegnanti. "Noi prèsidi ci siamo accorti che poteva esserci una polemica - racconta Eleonora Augello del Polo 3 -, semplicemente perché per la prima volta in tanti anni siamo stati convocati dalla Fondazione Teatro a partecipare a un incontro con il regista, in cui siamo stati informati dei problemi che c’erano in altre città. Io non trovo nulla di scandaloso nella scelta di declinare l’aggettivo traviata in deviata e quindi transgender. Anzi mi meraviglio di come altri comuni abbiano potuto mettere delle censure. I miei docenti hanno preparato i ragazzi parlando dell’Opera e di Verdi, utilizzando anche i canali Youtube, per educarli all’ascolto e lasciarli liberi nel giudizio".

Allo stesso modo la vede il preside dello scientifico Raffaele Balzano, che dopo aver partecipato all’incontro ha informato i docenti lasciandoli liberi di svolgere il loro ruolo educativo. "Dopo aver ricevuto la nota della Fondazione Teatro della Fortuna che informava studenti e famiglie della rilettura del regista - aggiunge Samuele Giombi, preside del Liceo Nolfi Apolloni - mi sono limitato a girarla alle famiglie. Trovo che sia stato molto corretto il comportamento della Fondazione, che in passato non ci aveva mai dato comunicazioni del genere. Da parte nostra non abbiamo avuto nessuna reazione negativa e così abbiamo preparato gli studenti come agli altri spettacoli, con una lezione introduttiva sull’Opera, fatta da un’insegnante del Conservatorio. Con i suoi 300 partecipanti il nostro è l’istituto che partecipa con più studenti".