Tre cappelli allo Scudiero

Prestigioso riconoscimento dalla guida Espresso per i giovani ristoratori pesaresi

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Tre Cappelli dalla Guida Espresso per il ristorante Lo Scudiero di Daniele Patti e della sua brigata che con questo riconoscimento nella prestigiosa guida si pongono nelle Marche subito dietro Uliassi e Cedroni, ovvero i fuoriclasse che hanno fatto di Senigallia un luogo dal sapore planetario. Che significato ha questo riconoscimento per la città? Particolare perché, come spiega Daniele Patti "siamo una realtà giovane che ha fatto questa scommessa alcuni anni fa e che si sta togliendo delle soddisfazioni. La gioia è stata grande l’anno scorso quando l’Espresso ce li ha conferiti. E lo è ancor di più quest’anno, che ci sono stati confermati perché questo, per me e la mia squadra, significa che siamo sulla giusta strada. Da una parte il riconoscimento ci proietta nel mondo dei “grandi chef”, ma dall’altra ci riporta con i piedi per terra perché ci stimola a fare sempre meglio ogni giorno, tutti i giorni. In fondo non sono un traguardo: sono piuttosto un incentivo, un incoraggiamento a proseguire sulla strada che Lo Scudiero ha imboccato. Se mi guardo indietro non è stato un anno facile: come tutti anche noi abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia. Ma la squadra che abbiamo messo insieme, formata da giovani pieni di entusiasmo, non si è demoralizzata, anche nei momenti più difficili". Assieme al suo secondo, Alessandro Furlani, Daniele ha ideato, dopo due settimane di studio e riflessione, il nuovo menù "Vieni in Sicilia con me?", un percorso di degustazione dedicato, dice Daniele, "alle mie origini: sono di Messina. In ’Vieni in Sicilia con me?’ invito l’ospite a una sorta di viaggio, come quello di Ulisse, narrato nell’Odissea, attraverso alcune soste nelle località più significative, a livello gastronomico, dell’Isola. Quest’ultimo menù si è aggiunto, senza sostituirlo, all’altro ’Adriatico’ che raccoglie invece quei piatti più vicini al territorio marchigiano e che hanno caratterizzato il nostro percorso di ricerca, lungo dieci anni". Nella scheda della Guida Espresso i piatti de Lo Scudiero vengono definiti "dal tratto già personale, molto fini nella costruzione e nei gusti: rotondi ma spesso vivificati da leggere punte acide". Fra questi sono ricordati: il “Riso, basilico, scampi e limone”, la cotoletta di pesce spada con spuma di caponata e gel d’arancia e il filetto alla Rossini.

d.e.