Tribunale, dopo sette mesi il cantiere può partire

La ditta romana incaricata dal ministero ha iniziato i lavori che consistono nel consolidamento di alcune parti del rivestimento esterno a rischio crollo

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Meglio tardi che mai. La ditta romana incaricata dal Ministero di mettere in sicurezza il palazzo di giustizia pesarese ha, finalmente, iniziato i lavori. O almeno sta, in questi giorni, montando l’impalcatura per farli. Sembra poco, ma non lo è vista l’attesa che circonda questo intervento. Chi frequenta il tribunale sa bene i rischi che la ristrutturazione da 500mila euro dovrebbe sanare. L’esterno del palazzo è transennato da fine ottobre 2021, a tutela dell’incolumità pubblica e a causa del distacco di alcune parti di rivestimento esterno. Internamente, praticamente da oltre dieci anni, tutte le finestre del tribunale sono tenute chiuse per pericolo caduta, sia in strada che internamente. Alcune infatti hanno ceduto di schianto. Colpa delle cerniere troppo sottili rispetto al peso delle finestre. Pertanto, in ogni ufficio, spicca un cartello con la scritta che vieta l’apertura dell’infisso. Tutto intorno al palazzo, ci sono le transenne, ora rafforzate da un guard rail di cemento, che limitano la circolazione stradale in via San Decenzio, ridotta a senso unico per ragioni di sicurezza.

Entrato in servizio 16 anni fa, lo stabile realizzato sullo storico progetto dell’architetto De Carlo, ha mostrato immediatamente molti limiti: uno su tutti l’inadeguatezza delle piastre di sostegno del rivestimento esterno. Troppo deboli per quel peso o comunque troppo in equilibrio per escludere la possibilità di caduta. Per tutti questi problemi nessuno è stato chiamato a risponderne. Pertanto il palazzo con le sue caratteristiche architettoniche di assoluto rilievo (soltanto la presenza di luce naturale che illumina tutti i quattro piani ne fa capire il valore) è diventato ben presto una trappola. "Sono contento che sia partito il cantiere – ha osservato ieri l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Pozzi –. Come Comune abbiamo più volte sollecitato l’avvio dei lavori e abbiamo richiesto che si partisse da quella facciata. Il cantiere però è appaltato e seguito dal Ministero per cui i dettagli vengono stabiliti altrove".

s.v.r.