"Troppi tagli e disservizi Persa la fiducia nella sanità"

Il dibattito consiliare ha messo in luce le carenze patite dai cittadini nell’approccio all’assistenza. "Che intenzioni avete con l’azienda ospedaliera?"

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Con il sindaco Matteo Ricci in ritardo di 45 minuti e il presidente di Regione, Acquaroli, puntualissimo anzi in anticipo sull’appuntamento è tornato utile il lungo intervento del consigliere Giampiero Bellucci (Pd) chiamato a rompere il ghiaccio ieri, in occasione del Consiglio comunale monotematico sulla politica sanitaria.

"Dice il vostro programma, parlando di ospedali di evitare le concentrazioni – ha osservato Bellucci, rivolto al Governatore –. È chiaro che si faceva riferimento particolare al progetto del nuovo ospedale di Marche Nord di oltre 600 posti letto, che viene presentato come predatorio rispetto ai territori. Il Piano Sanitario Regionale del 2019 che prevedeva questo era sbagliato? Forzava il Decreto Balduzzi? No. La risposta è nel rapporto posti letto su 1000 abitante. L’area vasta 1 ha un rapporto di 2,75 contro lo standard nazionale che è di 3,7, cioè Area vasta 1 (provincia di Pesaro e Urbino) che ha attualmente 1010 posti letto totali ne dovrebbe avere 1.332, cioè oltre 320 posti letto in più. Quindi il rapporto attuale è di 2,7 per Pesaro e Fermo, 3,7 per Macerata e Ascoli, 4,4 per Ancona. La strategia alla base dell’ospedale di II livello di Marche Nord, trovava una compensazione in termini di budget, attraverso il contenimento del rapporto di posti letto1000 abitanti. Cioè meno posti letto nella nostra provincia, in cambio di un ospedale pensato per un bacino di utenza superiore, per dare le risposte urgenti al nostro territorio. Questa è stata la strategia che l’attuale governo regionale ha cassato. Come pensate di soddisfare il bisogno di salute in tutte le comunità in modo paritario? In questi 18 mesi di governo, sono emerse le difficoltà di attuazione del vostro programma. Manca il personale. Ci sono emergenze nate in questi mesi, che attendono risposte a cominciare dai servizi di emergenza, dei pronto soccorso, delle guardie mediche".

L’intervento della consigliera Laura Biagiotti, c’ha messo il carico: "In ospedale si lavora sotto organico tanto che per dare ferie al personale si è costretti ad accorpare reparti e ridurre interventi di routine. Il personale per le sostituzioni è inesistente. E’ necessario intervenire per interrompere la fuga di personale". La consigliera Giorgia Leonardi nel chiedere chiarimenti sul modello organizzativo ha osservato: "Neurochirurgia, grande eccellenza del nostro ospedale, una volta che questo diventerà di primo livello sarà a rischio?". Se Anna Maria Mattioli ha chiesto la previsione di un pronto soccorso pediatrico e Giulia Marchionni ha ottenuto la conferma per il ritorno del reparto materno infantile a Pesaro, a stigmatizzare l’attacco del sindaco Ricci alla direzione ospedaliera riguardo "la performance insoddisfacente" è stato il consigliere Giovanni Dallasta, il quale ha fatto il lungo elenco di medici e personale che, negli ultimi 7 anni, ha abbandonato la nave: "Marche nord prima del 2015 era una bomboniera, carica di eccellenze, capace di dare risposte in tutti i settori. Nel 2015, il cambio al vertice ha creato una differenza abissale. Oggi abbiamo neurochirurgia, eccellenza mondiale, che divide il reparto con ortopedia. Vi pare che uno operato al cervello abbia le stesse esigenze di uno operato alla gamba? Queste cose vanno dette francamente: altrimenti le cose non si risolvono". Se Dallasta ha chiesto ad Acquaroli discontinuità, altri consiglieri l’hanno pensato, senza dirlo. Tra questi non Andreolli e Biagiotti che nel difendere l’operato di Marche Nord hanno fatto emergere una divisione di vedute interna alla Lega.

Solidea Vitali Rosati