Trovato in coma con i lividi al collo, l'anziano è morto. Disposta l'autopsia

Si vuol verificare ulteriormente le cause del decesso dell’85enne. Dalla ispezione esterna si ipotizza un infortunio dovuto ad una corda presente sulla testiera del letto

L'uomo è stato trovato in coma con alcuni lividi al collo

L'uomo è stato trovato in coma con alcuni lividi al collo

Pesaro, 26 giugno 2022 - E’ morto ieri dopo qualche ora di agonia. Si chiamava Francesco Guidi, aveva 85 anni, pensionato di Villa Ceccolini. E’ stato ritrovato in fin di vita l’altra sera alle 22 nel suo letto dove era costretto a stare per una malattia. Portato in ospedale in coma profondo, è sopravvissuto fino a ieri mattina. La sua fine però è stata un mistero, almeno per un po’. La procura si è mobiltata per la presenza di ecchimosi e lividi riscontrati intorno al collo dell’uomo. Se ne sono accorti i sanitari del 118 e del pronto soccorso quando hanno esaminato l’anziano al momento del ricovero ospedaliero. Per questo, hanno chiamato la polizia affinché accertasse il motivo di quei segni che potevano sembrare di strangolamento. Ma non lo erano. Infatti ieri la procura, appena appresa la notizia della morte dell’uomo, ha incaricato il professor Adriano Tagliabracci dell’istituto di medicina legale di Ancona di esaminare esternamente il corpo dell’85enne e verificare la natura di quei lividi al collo. E da quanto si è appreso, il medico dopo un’ora di accertamento non ha avuto dubbi nell’escludere qualunque forma di strangolamento. Nessuno ha stretto le mani intorno al collo dell’uomo, altrimenti si sarebbero visti dei solchi ben più profondi e coerenti. Anche il segno delle mani sarebbe stato ben visibile.

Si sarebbe trattato per il medico di uno strofinamento del collo su un oggetto che ne ha lacerato la sottilissima pelle dell’anziano, debilitato per la malattia. E questo oggetto in effetti c’era ed era a portata di mano dell’85enne. Infatti sulla testiera del letto, Guidi si era fatto mettere una corda tesa avvolta con del tessuto per consentirgli di sollevarsi con la forza delle sole braccia. Proprio quella fune potrebbe aver provocato all’anziano, col semplice contatto, lo sfregamento al collo e i relativi lividi.

La moglie, che ha 82 anni, ha raccontato agli inquirenti che l’hanno ascoltata nell’immediatezza dei fatti, di essersi assentata per un quarto d’ora dopo aver lasciato il marito normalmente disteso nel letto. Al rientro, l’avrebbe ritrovato supino, e cianotico senza saperne il motivo. Così ha chiamato la figlia che abita nell’appartamento accanto per avvertire subito il 118. All’arrivo dei sanitari, c’è stata la scoperta di quelle strane ecchimosi al collo, non uniformi. Averlo ritrovato supino sul cuscino, potrebbe voler dire che l’85enne si è trovato con la corda sotto il mento, poi si è girato per cercare di liberarsene ma non c’è riuscito per poi ricadere nel letto di peso, senza più rispirare. Questa è la conclusione del medico che ha esaminato il corpo, ma al pm non basta. Ha disposto anche l’autopsia. La camera da letto però è stata dissequestrata.

ro.da.