Truffa assicurazione a Pesaro, contratto Rca farlocco: "Ho pagato 305 euro, ma era una trappola"

Il caso di Sirio Giovanelli, storico gestore del bar della stazione a Fano Sottoscrive una polizza con una nota compagnia, salda la cifra in tabaccheria, ma quando la polizia lo controlla risulta scoperto

Sirio Giovanelli, 71 anni, storico gestore del bar della stazione di Fano, con in mano i contratti che però la polizia locale non ha riconosciuto

Sirio Giovanelli, 71 anni, storico gestore del bar della stazione di Fano, con in mano i contratti che però la polizia locale non ha riconosciuto

Pesaro, 9 marzo 2023 – E’ una trappola in cui cadono sempre più persone. Quella delle false assicurazioni auto online. Crescono gli automobilisti a caccia di offerte sulla rete, ma purtroppo aumentano anche i malintenzionati. E la truffa corre veloce sul web, ma anche su social e whatsapp dove finti broker si nascondono dietro siti internet, polizze e contrassegni con tanto di marchi blasonati e firme. Ma finti anche quelli. Peccato che il cittadino non riesca a distinguere l’originale dalle copie e finisca per accorgersi quando è troppo tardi, quando ha già pagato e si ritrova pure a sborsare altri soldi.

Ne sa qualcosa un fanese che qualche tempo fa è però riuscito a trascinare a processo quello che lo aveva raggirato e a farlo condannare. È andata peggio invece, almeno fino ad ora, sempre a un fanese, che dopo aver letto la notizia della condanna sul nostro giornale ha voluto raccontare la sua disavventura per invitare i cittadini ad alzare la guardia. Lui si chiama Sirio Giovanelli, 71 anni, storico gestore del bar della stazione di Fano per 34 anni, ora in pensione. E il suo caso è appena arrivato sotto forma di denuncia anche sul tavolo della polizia municipale di Fano.

Giovanelli spieghi come è stato raggirato…

"Un anno fa avevo sottoscritto un’assicurazione per la mia Fiat Punto con quella che pensava essere la Zurich connect, (che è estranea ai fatti, ndr). Tutto è filato liscio. Fino a quando a novembre scorso, al momento di rinnovare la copertura, ho telefonato a un numero trovato sul sito dell’assicurazione. Un operatore mi dice di pagare 305 euro tramite una tabaccheria. Da un numero di telefono, mi arriva un sms su whatsapp con un codice qr da presentare in tabaccheria al momento del pagamento". Probabilmente, i truffatori si sono inseriti in questa fase del contratto: in pratica non ha rispostao la vera Zurich ma i truffatori stessi. "Faccio quello che mi viene chiesto e la tabaccheria mi rilascia la ricevuta. Verifico che il pagamento era stato effettuato su un iban intestato a tale Eleonora Di Carlo. Poi invio la foto della ricevuta tramite whatsapp a un’utenza telefonica che mi era stata indicata e sempre via whatsapp mi viene mandato il contratto assicurativo per la mia auto. Insomma, sembrava tutto in regola…"

E invece?

"E invece succede che il 2 dicembre la polizia municipale mi ferma al ponte Metauro di Fano per un normale controllo. Ma appena verificano la copertura assicurativa, mi dicono che la mia auto risulta scoperta. Io cado dalle nuvole. Mostro il certificato. C’è il logo, la firma, è completo in ogni parte. Ma mi ripetono che sono senza assicurazione. E mi sequestrano l’auto. Intanto capisco di essere stato raggirato"

Ha provato a contattare la compagnia assicurativa?

"No, ho subito pensato che fosse inutile. Il mio pensiero era recuperare la macchina. E per fortuna che ho la pensione. L’ho spesa tutta per pagare la multa di 600 euro così l’ho ripresa, ma ne ho spesi altri 300 di assicurazione. Poi ho sporto denuncia. Spero che trovino il truffatore o la truffatrice. E che mi ripaghi del danno subito. Di sicuro starò molto più attento e non ricadere in questa trappola. Spero che la mia esperienza serva anche ad altri".