Truffa bancomat Pesaro, gli hacker fanno razzie

Tessere intercettate prima che arrivino al proprietario, poi la telefonata con inganno per carpire il pin

La truffa del bancomat

La truffa del bancomat

Pesaro, 22 aprile 2019 - E’ diventata una truffa seriale che sta mettendo un po’ di angoscia ai risparmiatori. Una banda di ladri e di pirati telematici sta mettendo le mani nelle tasche dei pesaresi che devono rinnovare il proprio bancomat. Funziona così. Chi aspetta dalla propria banca di fiducia il nuovo bancomat a casa, a volte non lo riceve. E questo perché qualcuno ha sfilato la busta dalla cassetta delle Poste oppure perché ha rubato la stessa busta contenente il nuovo bancomat in un modo ancora non bene specificato dagli inquirenti. I quali sono però riusciti a capire come funziona la truffa e anche chi la sta perpetrando. Una donna, con una voce molto gentile, professionale e dunque convincente, e che avrebbe anche un volto ripreso dalle telecamere, ma che per ora è irreperibile.

La truffa dunque. L’utente, che aspetta il nuovo bancomat a casa, riceve una telefonata da voce femminile: «Pronto, siamo funzionari di banca, lei sta aspettando il nuovo bancomat, ma abbiamo il timore che l’indirizzo sia sbagliato, ci vuole dare quello esatto?». E una volta carpito l’indirizzo, la truffatrice al telefono riprende: «Ah, ecco perché il nuovo bancomat non le è arrivato, il nostro indirizzo era sbagliato, ora provvediamo a spedirlo all’indirizzo esatto». E qui scatta la trappola: «A proposito – continua la donna – vuole che cambiamo il pin oppure conferma quello vecchio che forse per lei è più comodo, così le evitiamo disagi». La risposta dell’utente, naturalmente, è «mi lasci pure il vecchio pin». A quel punto la donna chiude il cerchio: «Bene, allora digiti il suo pin sul cellulare e riceverà a casa il nuovo bancomat con il suo vecchio pin, senza ulteriori perdite di tempo». A quel punto i truffatori, esperti telematici raffinatissimi, hanno tutto per andare al bancomat della vittima e prosciugare il suo conto. Chi ci è cascato ha perso soldi. Da un conto corrente infatti sono spariti undicimila euro, ma i casi sono diversi e ognuno dei pesaresi che ha rivelato il proprio codice ha perso migliaia di euro. In un caso i truffatori si sono superati.

Hnno avuto accesso, attraverso il pin carpito con questo metodo, ad un conto ma lo hanno trovato con pochi spiccioli. Allora sono riusciti ad effettuare bonifici da un altro conto dirottando migliaia di euro su quello di cui possedevano il pin, prelevando così altre somme. Su tutto questo stanno indagando i carabinieri, alle prese però con malviventi molto abili. Le indagini sono in corso, con una raccomandazione molto importante per i risparmiatori pesaresi: il codice pin non si comunica mai a nessuno, men che meno alla banca di cui si è clienti che lo conosce benissimo. Tutto il resto è truffa.