Truffa da 3 milioni al regista Castellani. Oggi il processo al ’consulente’

Si chiama Pericle Cenci. E’ accusato insieme alla sua famiglia di aver svuotato beni e conti dei coniugi fanesi

Truffa da 3 milioni al regista Castellani. Oggi il processo al ’consulente’

Truffa da 3 milioni al regista Castellani. Oggi il processo al ’consulente’

Li aveva ipnotizzati, impauriti, resi docili ai suoi comandi. O come scrive la procura era stato in grado di "suggestionarli a tal punto da fargli credere di vivere in uno stato di sogno in modo da farsi consegnare tutto il loro patrimonio immobiliare e mobiliare per un valore di 20 milioni di euro". Le vittime sono i coniugi Leandro Castellani, oggi 90enne, fanese, un grande regista cinematografico della Rai e la moglie Maria Grazia Giovanelli. L’imputato invece è Pericle Cenci, 48 anni, consulente finanziario, con la villa sul lago di Como. E’ accusato, insieme a moglie, sorella e un altro sodale, di circovenzione di incapace finalizzata alla truffa e alla appropriazione indebita. Il processo avrà inizio oggi a Roma. I fatti risalgono al 2017 e sono durati fino al 2019, giusto il tempo per inculcare la paura ai coniugi Castellani di perdere il loro ingente patrimonio per colpa delle banche che ne avrebbero approfittato per mettere le mani su "case e soldi". Così si è offerto di far sparire i capitali per "proteggerli". E i coniugi Castellani hanno creduto a questa rappresentazione catastrofica della loro situazione affidando la gestione di tutto a Pericle Cenci, il quale ha fatto mettere in vendita il loro mega attico nel centro di Roma per 1 milione e 700mila euro, denaro depositato su un conto corrente di cui Cenci aveva libero accesso, poi ha indotto i coniugi a cedere tutte le loro proprietà alla società Levi Re srl amministrata da Cenci ma intestata alla moglie Deborah Gaiba (tra cui gli alberghi diffusi di Montemaggiore al Metauro), l’acquisto di 400mila euro di lingotti oro dalla società della sorella, Federica Cenci, poi spariti, come il quadro "Compianto della Madonna" consegnato a Cenci e mai più rivisto. Quando i Castellani si sono accorti di esser diventati indigenti, hanno deciso di denunciare Cenci, (attraverso l’avvocato Federico Gori) ma era già aprile 2019. Da allora attendono il processo. Che inizia oggi, quattro anni dopo.

ro.da.