Pesaro, falso promotore finanziario truffa centinaia di clienti. Arrestato

Il 43enne intercettato in Croazia e fermato dopo settimane di pedinamento virtuale anche sui social

Finanza

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Pesaro, 14 febbraio 2019 - I finanzieri del Comando Provinciale di Pesaro hanno arrestato un sedicente promotore finanziario 43enne, originario della provincia di Messina, responsabile di truffe a danno di centinaia di investitori. L'arresto di Vito Rizzo, lo scorso 11 febbraio, nell'ambito dell'operazione Piramide di carta, a seguito di un'ordinanza di misura cautelare personale, emessa in data 5 dicembre 2018 dal Tribunale di Pesaro. Rintracciarlo all'estero, in Croazia, non è stato semplice per l'accortezza usata dal soggetto negli spostamenti. Per settimane sono state eseguite attività tecniche e di "pedinamento virtuale" - quali intercettazioni telefoniche, tracciatura dei movimenti finanziari, costante monitoraggio dei social network - che hanno portato alla localizzazione della posizione fisica in Croazia nella città di Pola ove, indisturbato, si stava attrezzando per svolgere una vita lavorativa analoga a quella italiana. Lunedì 11 febbraio, Rizzo ha però fatto un passo falso: ritenendo di non essere più oggetto di attenzioni, ha deciso di varcare i confini e mettersi in viaggio verso Milano. Il movimento non è sfuggito ai finanzieri pesaresi che, dopo averlo localizzato, lo hanno agganciato e seguito nel suo tragitto che aveva come meta finale un ufficio postale di Milano. Là ad aspettarlo ha trovato le Fiamme Gialle che sorprendentemente hanno constatato come l'autoveicolo usato per gli spostamenti fosse "rubato", in quanto sottratto indebitamente a un'impresa di autonoleggio siciliana. Tutto era partito a fine 2014 con l'individuazione di alcuni soggetti che svolgevano, nella provincia pesarese, attività illecita di collocamento di prodotti e strumenti finanziari per un valore complessivo di oltre 3 milioni e 200mila euro, promossa da varie società estere, registrate anche in "paradisi fiscali", tutte facenti capo a Vito Rizzo. Il contenuto del sito web di riferimento (http://www.vgm-business.com) essenzialmente proponeva investimenti immobiliari in America e Germania, protezione del patrimonio, costituzione di società estere, consulenza del debito con operazioni di saldo e stralcio, e persino un corso da investitore immobiliare con "successo garantito" al costo di euro 13.000. Nel sito web sono state rinvenute anche le testimonianze di alcuni presunti investitori che esaltavano i vantaggi ottenuti dagli investimenti con la Vgm Business Ltd. Vito Rizzo ed i suoi collaboratori ostentavano sul loro diario pubblico di facebook "vite da sogno" e importanti iniziative imprenditoriali, pubblicando continuamente fotografie e racconti di appuntamenti, incontri con potenziali investitori, sopralluoghi finalizzati alla gestione di immobili e, soprattutto, guadagni facili, con l'intento ultimo di attrarre nuovi investitori. Il modus operandi posto in essere dal Rizzo e dai suoi sodali consisteva nell'offerta al pubblico - per lo più attraverso la rete internet e un collaudato passaparola tra investitori soddisfatti, tipico del c.d. "schema Ponzi" - contratti di associazione in partecipazione che garantivano rendimenti sino al 96% del capitale investito, con l'esonero dalle eventuali perdite e con la garanzia della restituzione dell'intero capitale investito. Le indagini hanno consentito di appurare che gli investitori truffati avevano effettuato numerosi e consistenti bonifici su conti svizzeri, maltesi e croati gestiti dal Rizzo che sono al momento in fase di rintraccio in quanto è stato emesso un decreto di sequestro per un ammontare complessivo di euro 3.260.000.