Turismo enogastronomico: sfida di squadra. "Giochiamo insieme, senza campanilismi"

In tanti al convegno organizzato dal Qn-il Resto del Carlino. Da Acquaroli a Vimini l’appello alla compattezza: serve la sinergia

Pesaro, 16 dicembre 2022 - Un regalo di Natale alla città. In fondo è stato questo il convegno organizzato dal Qn per parlare di "Turismo enogastronomico, un volano per lo sviluppo del territorio". Magnifica la cornice, il Salone Metaurense di Palazzo Ducale, che si è riempita di tutte le componenti della società: politici, rappresentanti della società civile ed anche militare, delle associazioni di categoria ma soprattutto i produttori a raccontarci le loro storie che sanno di quella cultura contadina della quale abbiamo sempre più nostalgia.

L'intervento della direttrice di Qn-il Resto del Carlino, Agnese Pini
L'intervento della direttrice di Qn-il Resto del Carlino, Agnese Pini

Agnese Pini, direttrice del Qn-il Resto del Carlino, è rimasta colpita da una di queste e ci ha aperto i lavori: "Il vostro presidente della Provincia, Giuseppe Paolini, mi ha raccontato che a vent’anni è stato fra i soci fondatori dell’Alce Nero e al padre mezzadro spiegò che voleva fare il contadino perché significava fare cultura: ora questo concetto lo comprendiamo, ma nel 1974 era rivoluzionario pensare così. Perciò oggi che abbiamo riscoperto quanto il territorio possa fare cultura in maniera autentica, il giornale vuole farvi incontrare ed aiutarvi a raccontarvi, perché le altre regioni che hanno imparato a farlo prima e meglio sono in vantaggio".

Roberto Fiaccarini, caposervizio della redazione di Pesaro ha poi passato il testimone a Valerio Baroncini, vice direttore de Il Resto del Carlino, che ha condotto il dibattito con il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vice sindaco di Pesaro Daniele Vimini, il direttore territoriale Centro Est Bper Banca Giuseppe Marco Litta e il componente di giunta della Camera di Commercio delle Marche, con delega all’agricoltura, Tommaso Di Sante. Era collegata online Roberta Garibaldi, vice presidente della Commissione Turismo dell’Ocse che ha fornito dati interessanti oltre alle nuove tendenze determinate dal post-Covid.

«Chi ha scoperto dei luoghi belli durante quel periodo continua a frequentarli: oggi è bandito il sovraffollamento e sono più apprezzati gli spazi aperti. Ad esempio, si cercano esperienze per raggiungere le cantine in bicicletta piuttosto che con un trekking, vanno forte le cene nei vigneti o l’accoglienza negli hotel tematici piuttosto che il glamping. E il 70% dei turisti apprezza la sostenibilità ambientale e sociale mentre aumentano le potenzialità dei siti Unesco. Le Marche hanno un potenziale formidabile in questa chiave".

Il filone seguito da tutti i relatori è stato quello della compattezza, dunque la ricerca di un brand unico per le Marche: "Siamo stati troppo campanilisti sin qui – ha detto il presidente Acquaroli – un territorio che non riusciva ad identificarsi. Lanciamo due leggi, una a favore delle cantine perché possano fare ricettività turistica, l’altra a favore dei borghi perché tornino a splendere le micro-filiere che ci distinguono". Di Sante annuncia in anteprima che è in arrivo "un bell’evento per il 2023, un assist dalla Unioncamere Europea per una comunicazione che porti un’immagine unica delle nostre imprese". Mentre Vimini, sul tema di Pesaro capitale della cultura 2024, avverte: "Dovrà essere sfruttata come opportunità per tutta la regione e non solo per Pesaro ed avere un effetto duraturo, più lungo dell’anno che occuperà. Gioachino Rossini è stato un grande influencer, dovremmo imparare da lui come promuovere le nostre eccellenze". Poi Davide Eusebi, da perfetto anfitrione, ha chiamato sulla ribalta i produttori facendoli apparire quali in realtà sono, grandi talenti in quell’arte antica che stiamo dimenticando: cucinare.