Ucraina, da Leopoli a Pesaro per curare la leucemia

L’azienda ospedaliera Marche Nord ha accolto la prima paziente in fuga dalla guerra. Messo a disposizione anche uno psicologo

L’équipe del Pronto soccorso con il direttore Titolo che tiene la mano alla paziente

L’équipe del Pronto soccorso con il direttore Titolo che tiene la mano alla paziente

Pesaro, 17 aprile 2022 - Ha 36 anni, si chiama Tetiana ed è malata di leucemia. E’ riuscita a fuggire da Leopoli, in Ucraina, per combattere una guerra personale forse ancora più dura, dalla quale non ci si può nascondere, ma che si può solo fronteggiare con tenacia e coraggio, sperando di trovare fidi alleati, come quelli che ieri sera l’hanno accolta a Muraglia, nel reparto di Ematologia e Centro Trapianti di Marche Nord, diretta dal dottor Giuseppe Visani.

La solidarietà che fa bene al cuore, è arrivata alla vigilia di Pasqua proprio tramite il sangue. L’Azienda ospedaliera Marche Nord ha infatti risposto alla richiesta di aiuto proveniente dalla Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross) che, attivata dal Dipartimento della Protezione civile regionale, opera nell’ambito del soccorso sanitario urgente. La spia si è accesa l’altroieri, quando è arrivata la richiesta per il trattamento di due pazienti oncoematologici provenienti dall’Ucraina, a cui la Regione Marche ha risposto attivandosi nell’immediato con le strutture sanitarie di cui dispone.

E’ stata dunque l’Unità di Ematologia e Centro trapianti di Marche Nord ad accogliere la paziente di 36 anni, affetta da leucemia linfoblastica acuta, giunta in città nel tardo pomeriggio di ieri insieme alla sorella, Olha, per la quale è già stata predisposta l’accoglienza necessaria. Un’accoglienza che consisterà anche in un supporto psicologico, attivato dall’azienda ospedaliera, per entrambe le donne, al fine di offrire il massimo sostegno non solo dal punto di vista sanitario, e consentire di gestire al meglio la complessità del percorso.

Prima di arrivare nel reparto di Ematologia, la donna è stata accolta dall’équipe del Pronto soccorso di Pesaro guidata dal dottor Giancarlo Titolo. Lì, è stata sottoposta ai primi esami e accertamenti, nonché il tampone di rito e ovviamente la registrazione, per poi proseguire verso Muraglia sempre accompagnata dalla sorella. Sono già più di 3600 i profughi ucraini giunti nelle Marche attraverso i canali delle Prefetture: una macchina organizzativa strutturata e sostenuta dalla Regione Marche, dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e dalla Protezione Civile, che stanno collaborando dall’inizio del conflitto per potenziare la capacità di risposta in base alle diverse esigenze emergenziali che si presentano. Un impegno concreto per sostenere le tante persone martoriate da una guerra che imperversa ormai da più di cinquanta giorni. Il primo paziente proveniente dall’Ucraina era stato ricoverato nelle Marche all’inizio di marzo: l’aveva accolto la Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona. Si trattava di un ragazzo giovane, che era così riuscito a completare il trattamento radio-chemioterapico interrotto a causa delle ostilità.