Ufo, il mistero del Furlo. "Avvistati due oggetti volanti"

Li avrebbero notati tre turisti della provincia di Udine. Ne dà notizia l'Ansa, che cita la sezione ufologica dell'associazione Mystery Investigation & Research

Ufo, misteriosi avvistamenti al Furlo: nella foto di repertorio un disco volante (Ansa)

Ufo, misteriosi avvistamenti al Furlo: nella foto di repertorio un disco volante (Ansa)

Pesaro, 19 agosto 2016 - E' l'estate degli ufo. Dopo le luci rossastre avvistate nel cielo di Lendinara (Rovigo) e sul monte San Vicino (Ancona), "due globi luminosi di color azzurrognolo" sarebbero stati avvistati da tre turisti della provincia di Udine alla Gola del Furlo.

Ne dà notizia l'Ansa, che cita la sezione ufologica dell'associazione Mystery Investigation & Research. Il presunto avvistamento sarebbe avvenuto il 17 agosto, quando i tre, che hanno chiesto di restare anonimi, avrebbero notato "almeno due oggetti volanti luminosi anomali vicino alla diga dell'Enel della Gola del Furlo".

I tre, dipendenti di una azienda sanitaria del Friuli, dice una nota di Mir, "verso le 23:30 si erano fermati con l'auto in prossimità della diga dell'Enel per osservare in notturna la Gola. Da circa 200 metri, quasi al centro del punto più largo del fiume Candigliano, hanno notato sospesi in aria due globi luminosi di color azzurrognolo, un paio di metri sopra la superficie dell'acqua. I globi hanno stazionato alcuni secondi, poi si sono spostati lentamente (prima uno, poi l'altro) in direzione opposta, fino a sparire dalla vista". 

Secondo i turisti, "avevano un diametro di circa 40-50 cm, non emettevano alcun rumore, e riflettevano la loro tenue luminescenza sulla superficie del fiume. Uno dei turisti ha scattato alcune foto con uno smartphone, ma la definizione e la poca sensibilità dell'obiettivo del telefonino non hanno permesso di identificare con certezza il fenomeno, tantomeno la causa". 

Mistery Investigation ricorda che fenomeni simili sono stati segnalati in passato nelle Marche nelle zone dei Monti Sibillini, del Monte Conero, e nel Montefeltro. Ma anche a Sassalbo (Massa Carrara), e nella valle norvegese di Hessdalen. Studiosi ed esperti di tutto il mondo "ancora oggi, dopo oltre trent'anni di studi e ricerche, non riescono a dare una spiegazione scientifica al fenomeno".